Incidente in moto sull'Alemagna, è morto dopo tre settimane di agonia il 23enne Marco Zorgno

Domenica 11 Giugno 2023 di Annalisa Fregonese
Incidente in moto sull'Alemagna, è morto dopo tre settimane di agonia il 23enne Marco Zorgno

CONEGLIANO (TREVISO) - Non ce l’ha fatta Marco Zorgno, 23 anni, residente in via delle Betulle, nel quartiere di Campolongo. Il giovane era rimasto vittima di un tremendo incidente stradale lo scorso 18 maggio. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime; ha lottato per venti giorni, si è spento sabato mattina all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Troppo gravi le lesioni riportate. La famiglia ha acconsentito all’espianto degli organi. Quel giovedì il giovane coneglianese era in sella alla sua motocicletta e stava percorrendo la statale Alemagna, rientrando da un giro nel bellunese quando, in territorio di Vittorio Veneto nel tratto tra Nove e San Lorenzo, un’automobile Hyundai da un accesso carraio privato si era immessa in strada, travolgendolo. Pare che l’automobilista non si fosse accorto della moto che stava sopraggiungendo.


L’IMPATTO
Marco Zorgno non aveva potuto far nulla per evitare l’impatto, venendo sbalzato di sella e catapultato con violenza sull’asfalto, con la moto finita in un terreno a diversi metri di distanza. Le condizioni del 23enne erano apparse disperate, era stato ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso con l’elicottero del Suem. Malgrado le cure dei sanitari, il giovane non ce l’ha fatta. La Procura di Treviso aprirà ora un fascicolo per omicidio stradale a carico dell’automobilista conducente la Hyundai. Profondo il cordoglio in tutta la città e nel quartiere di Campolongo dove la famiglia del giovane è piuttosto conosciuta.


LA VICINANZA
«La città di Conegliano si stringe ai genitori, ai parenti, agli amici di Marco Zorgno – dice il sindaco Fabio Chies - I giorni appena trascorsi, con il giovane in ospedale, sono stati molto duri per la famiglia e i prossimi lo saranno ancor di più. Vogliamo essere loro vicini». «Nei prossimi giorni – aggiunge Primo Longo, assessore allo sport coneglianese – andrò a far visita ai genitori di Marco. Abito nel loro stesso quartiere, desidero andare di persona ad esprimere la vicinanza dell’amministrazione comunale. E’ una vicenda molto triste che ha segnato nel profondo la nostra comunità».


I MOMENTI DI PREGHIERA
Per diverse volte, nella chiesa di Campolongo, la comunità cristiana ha rivolto una preghiera particolare affinchè il giovane potesse farcela. Le speranze sono svanite sabato mattina, quando si è diffusa la notizia che il 23enne non ce l’aveva fatta. Era un giovane uomo nel fiore degli anni, i suoi genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi, un gesto di forte altruismo, un dono prezioso che aiuterà altre persone in attesa di trapianto per una vita migliore. Ieri a Ramera, sul campo di gioco degli Arcieri del Castello, il presidente Roberto Galiazzo, prima della gara, ha invitato i presenti ad un minuto di raccoglimento in memoria del giovane Zorgno che, da ragazzino, aveva praticato il tiro con l’arco. «Me lo ricordo molto bene – dice Galiazzo commosso – un ragazzino tranquillo, posato, tutt’altro che spavaldo, sempre molto educato. È stato con noi almeno fino al 2015, poi ha preso altre strade. Siamo davvero rattristati per questa grande disgrazia, la società Arcieri del Castello è vicina ai genitori». «Marco veniva spesso da noi. Lo conoscevamo da quand’era ragazzino – si commuovono alla Casa del Gelato, la gelateria di Campolongo -. Qui davanti ci sono le scuole elementari e i giovani li vediamo crescere. Marco era un giovane sempre educato, rispettoso, positivo è l’aggettivo che più gli si addice. E’ una sventura grande per la sua famiglia, per tutti, non serve aggiungere altro». La data del funerale non è ancora stata fissata.

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