CASTELFRANCO - Brutto incidente in montagna per Roberto Gava, il professionista diventato negli anni un punto di riferimento per la galassia No-Vax, radiato dall'Ordine dei medici di Treviso. Gava, 65 anni, è caduto mentre stava tornando da un'escursione in solitaria.
IL VOLO
Un volo di una decina di metri che gli ha causato 15 fratture, anche alle vertebre. Fortunatamente è riuscito a fermarsi, scongiurando il rischio di cadere in un crepaccio, e poi ha chiamato il soccorso alpino.
LA CHIAMATA
«La caduta mi ha causato una quindicina di fratture - continua - la provvidenza ha disposto che riuscissi a chiamare il soccorso alpino». Questo nonostante il cellulare si fosse danneggiato proprio nell'incidente. In poco tempo Gava è stato così geolocalizzato. Di pari passo è intervenuto l'elisoccorso, che l'ha trasferito in ospedale, dove è finito subito sotto ai ferri. A causa di alcune fratture vertebrali, ora dovrà tenere il collare per alcuni mesi. Ma il peggio sembra passato. «Sto riprendendo a muovermi con una certa autonomia per ritornare operativo il prima possibile». Prima della pensione, Roberto Gava ha lavorato per anni come specialista ambulatoriale interno per l'Usl della Marca nel settore della Cardiologia dell'ospedale di Castelfranco. E parallelamente ha portato avanti la propria attività nel suo studio privato di Padova. Dopo la radiazione decisa dall'Ordine dei medici di Treviso il 21 aprile del 2017, un paio di anni fa è arrivato il timbro anche della commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps) del ministero della Salute, che ha respinto il ricorso che lo stesso Gava aveva presentato contro la radiazione per le sue posizioni critiche in merito ai vaccini.