Caro bollette, il trevigiano si prepara ad un Natale senza luminarie. Castelfranco e Montebelluna controcorrente

Giovedì 22 Settembre 2022 di Paolo Calia
Natale a Treviso e nel trevigiano senza le lucine e le luminarie per risparmiare

TREVISO - La crisi, e soprattutto le maxi bollette, spengono le luminarie. A dicembre mancano ancora poco meno di tre mesi ma le amministrazioni comunali hanno già fatto i conti: col costo dell'energia elettrica triplicato è necessario risparmiare e tagliare. E il prossimo Natale sarà molto meno illuminato. Da un rapido giro d'orizzonte emerge che a Conegliano le luminarie resisteranno, forse, solo nel cuore del centro storico; a Vittorio Veneto non ci saranno e verranno sostituite da eventi nelle piazze, così come a Mogliano, dove il sindaco Davide Bortolato non vuole ulteriori consumi energetici e studia sistemi alternativi per festeggiare il periodo delle festività. A Treviso, dove il progetto per il Natale 2022 è già pronto, la giunta è pronta a ridurre qualcosa, dall'intensità delle luci all'orario di accensione fino alla loro distribuzione. Gli unici ad andare contro corrente sono Montebelluna e Castelfranco, dove il sindaco Stefano Marcon conferma tutto ma farà un bando per cercare luminarie a bassissimo consumo e impatto ambientale.

Tirate le somme ne viene fuori un Natale sicuramente in tono dimesso e sicuramente molto meno luminoso che in passato.

VITTORIO VENETO
«Non penso proprio che metteremo le luminarie in città - sottolinea il primo cittadino vittoriese Antonio Miatto - stiamo pensando a modi alternativi di festeggiare il Natale, magari con più eventi in piazza». Miatto si pone un problema morale: «In un periodo come questo, con tutti gli aumenti e le difficoltà per le famiglie, non è etico pensare di aggiungere altri costi. Non è nostra intenzione aumentare il consumo dell'energia elettrica per il pubblico. Le luminarie, in passato, le abbiamo sempre fatto collaborando con i commercianti. Quest'anno le ridurremo al minimo o non le faremo proprio e penseremo ad eventi alternativi».


CONEGLIANO
Fabio Chies va sul concreto e parla di numeri: «Abbiamo deciso di ridurre il budget per le luminarie da 30mila a meno di 10mila euro - ammette - le faremo concentrate in un posto, magari nella parte centrale della città, una cosa di rappresentanza. Il periodo è questo, risparmiare dove si può è doveroso. Sono i cittadini stessi a chiedercelo. Il Natale lo festeggeremo come sempre, ma in tono inevitabilmente più dimesso rispetto al passato».


MOGLIANO
Davide Bortolato parte da una riflessione: «Nel momento in cui stiamo valutando di spegnere alcuni lampioni dell'illuminazione pubblica per risparmiare, non possiamo di certo pensare di accendere le luminarie». E Mogliano quindi si appresta a tagliare: «L'idea è fare dei festeggiamenti natalizi a consumo elettrico zero, magari usando elementi di arredo già esistenti in alcune piazze. Ma poco altro. Faremo però più iniziative perché, nonostante la crisi, è giusto che i moglianesi possano comunque celebrare il Natale».


TREVISO
Nel capoluogo la giunta guidata da Mario Conte è combattuta tra l'esigenza del risparmio e la potenza del Natale trevigiano. Ma anche qui si va verso una riduzione: «Teniamo monitorata la situazione e avremo un budget moralmente corretto - conferma il sindaco - il progetto attualmente è completo ma presteremo una grande attenzioni ai costi e alla priorità». L'intenzione è quella di ridurre l'orario di accensione delle luminarie, di ridurne l'intensità, di predisporle sia in centro che nei quartieri ma senza la diffusione capillare dello scorso anno. «Confermiamo però l'albero in piazza e la Loggia Incantata».


CASTELFRANCO E MONTEBELLUNA
Il sindaco Stefano Marcon, e il collega di Montebelluna Adalberto Bordin, vanno invece in direzione opposta: «In un momento così non voglio mortificare anche il Natale dei castellani - ribadisce Marcon - Faremo un bando per reperire delle luminarie a bassissimo impatto ambientale, a led. Ma confermiamo il programma dello scorso anno, compresi i mercatini di Natale. Non sono i costi delle lucine a impattare sul bilancio comunale. Detto questo, è ora che il governo dia una mano a istituzioni e cittadini per affrontare queste crisi». Sulla stessa linea Bordin: «Detto che le valutazioni sono ancora in corso e che nessuno può prevedere il futuro, la nostra idea è quella di confermare quanto fatto per Natale lo scorso anno e, se possibile, migliorarlo ancora un po'».

Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci