Maria Magatti, la prof rugbista sale in cattedra: «Le sconfitte? Sono lezioni di vita»

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Brando Fioravanzi
Maria Magatti al Sei Nazioni nel 2015 con la nazionale italiana

TREVISO - Nel panorama del rugby italiano negli ultimi anni pochi nomi hanno brillato con la stessa intensità di Maria Magatti, oramai ex tre quarti ala azzurra (50 caps e 70 punti) che nelle scorse settimane ha scritto una nuova pagina nel suo diario personale con l’importante convocazione nel prestigioso club a inviti dei Barbarians, un onore riservato solo agli atleti di élite. Una ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria che prima ha permesso alla 31enne comasca di scendere in campo contro il Sudafrica XV all’Athlone Stadium di Cape Town e poi a Limerick (Irlanda) contro la selezione femminile di Munster, firmando persino una meta a partita.

SUL CAMPO

A condividere con lei il terreno di gioco, seguendo le orme di Silvia Turani quale prima italiana convocata nei Barbarians nel 2019, anche un’altra leggenda azzurra come la trevigiana Sara Barattin (116 caps e 80 punti), mediano di mischia ex Red Panthers e oggi capitano del Villorba Rugby. «Sono davvero onorata di aver potuto far parte dei Barbarians, è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha dato la possibilità di provare tantissime emozioni - afferma la 31enne – In sole due settimane tra noi rugbiste abbiamo creato dei legami stretti che non mi sarei mai immaginata, il tutto giocando solo per divertirci e senza pressioni esterne». La storia di Maria non è però solo quella di una talentuosa rugbista, ma anche quella di una dedizione incrollabile e di una passione senza fine. Per molti anni Magatti è stata un pilastro della nazionale di rugby femminile, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di giocatrici, allenatori e appassionati di tutto il Paese. La sua abilità sul campo, la grinta e la leadership l’hanno resa un’atleta di fondamentale importanza per lo scacchiere azzurro, tuttavia negli ultimi anni ha deciso di concentrarsi maggiormente sul proprio futuro professionale aprendo così una nuova fase nella sua carriera.

IN CATTEDRA

Oltre al rugby, infatti, Maria Magatti dallo scorso mese di agosto è insegnante di educazione fisica all’Istituto Canossiano di Treviso, una posizione che prima ricopriva in un liceo di Monza quando ancora giocava per il CUS Milano. Un ruolo, quello della professoressa, che oggi le permette di condividere la sua passione per lo sport con i giovani in modo tale da ispirarli a seguire i propri sogni e per farli crescere come individui responsabili e determinati, fornendo loro un ambiente di apprendimento positivo e supporto per sviluppare le loro abilità sportive. «L’obiettivo è quello di far capire agli studenti quanto sia importante accettare le sconfitte, senza lamentarsi troppo e superando tutti insieme gli ostacoli che si possono incontrare sul proprio percorso - sottolinea Magatti che mira così ad ispirare le generazioni future – In questo l’attività fisica, soprattutto all’interno di un Liceo sportivo come il nostro, può essere certamente uno strumento di crescita importante oltre che di benessere personale, anche a livello psicologico».

IL RITORNO

L’insegnamento non le precluderà comunque il ritorno sul campo da gioco. «Innanzitutto, devo ringraziare il preside dell’Istituto Canossiano per avermi dato la possibilità di aggregarmi ai Barbarians nonostante fossi arrivata da poco a scuola. È un treno che passa una volta nella vita e sono dunque felice di averlo preso in tempo, anche perché arrivavo da uno sfortunato infortunio alla rotula di un ginocchio – conclude Magatti – Ora sono però in ripresa, tanto che ho deciso di tesserarmi con una squadra iconica come le Red Panthers. Non so ancora quando debutterò, ma di certo voglio riprendermi quanto prima il terreno di gioco con le mie compagne».

Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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