Bomba d'acqua, paesi in ginocchio: Follina e Farra chiedono lo stato di calamità

Venerdì 12 Giugno 2020
I garage completamente allagati a Follina

FOLLINA - Dopo Farra di Soligo, anche Follina ieri ha chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale. La conta dei danni, dopo il maltempo di martedì sera, 9 giugno, è appena iniziata, ma si stima possa toccare diverse centinaia di migliaia di euro. A patire i danni maggiori sono stati i privati: garage, alti due metri e 40 centimetri, completamente allagati con tutto ciò che c'era dentro, cantine e taverne di abitazioni invase dall'acqua, smottamenti che hanno travolto centinaia di metri di vigneti, alberi caduti. 

LA MAPPA
Le zone più colpite a Follina sono le località di La Bella e Pedeguarda. Qui il torrente Vallalte, una volta esondato, ha portato acqua e distruzione. «L'ultima volta che era esondato era il 1985 - ricorda il vicesindaco Luca Zanta - poi fino all'altro giorno non ha mai dato problemi. Un disastro simile qui mai si era visto. La nostra gente però non si è persa d'animo, si è subito rimboccata le maniche per ripartire e tante persone si sono messe a disposizione per aiutare. Ci risolleveremo anche questa volta». Nei sotterranei delle palazzine in località La Bella l'acqua ha inghiottito tutto: macchine, mobili, attrezzature, ricordi. La furia dell'acqua, che nel giro di pochi minuti ha invaso i garage, è riuscita anche a capovolgere alcune auto parcheggiate. Al bar Mi e Ti i danni al momento stimati superano i 50mila euro: «Questi gestori, che da poco avevano riaperto il locale dopo il lockdown, ora si trovano con quintali di roba da buttare» testimonia il vicesindaco.
Con la richiesta ieri dello stato di calamità, il sindaco Mario Collet ha invitato i privati che hanno subito danni a compilare un modulo (lo si scarica dal sito internet del Comune) per una prima quantificazione, così poi da avere una visione d'insieme della situazione. «Domenica - ricorda Zanta -  i danni maggiori si sono registrati a Pedeguarda con smottamenti vari, poi martedì la bomba d'acqua che ha devastato, con l'esondazione del torrente, parecchie abitazioni. Condomini interi sono finiti sott'acqua nel giro di cinque minuti». 

LA SITUAZIONE
Nella vicina Farra di Soligo, dove il maltempo domenica 7 giugno ha causato parecchi danni, stanno arrivando in municipio i primi moduli compilati dai privati danneggiati. «Non abbiamo ancora un'idea chiara sull'ammontare complessivo dei danni, che per il Comune sono di almeno 100mila euro» ricorda il sindaco Mattia Perencin. La zona più colpita dal nubifragio è stata Soligo, con case, asilo parrocchiale e centrale termica della scuola primaria allagate. Via San Gallo, chiusa dopo che la pavimentazione era collassata per un tratto di una trentina di metri di lunghezza, è già stata riaperta: «In 48 ore siamo riusciti a riaprire la strada evidenzia il sindaco - rifacendo la condotta sotterranea delle acque meteoriche e poi riasfaltandola. Nei prossimi giorni interverremo anche su via dei Ber, via Bon Bozzolla e via De Toffoli».

I DISAGI
Rimane chiuso il tratto di provinciale 152 tra Farrò (Follina) e Rolle (Cison) dove detriti e arbusti, portati da uno smottamento causato dalla pioggia, hanno invaso la carreggiata. Chiusa, in territorio cisonese, la strada del Caldarment che da Cison sale a Rolle: anche qui sono caduti degli alberi, un evento che già si era verificato una settimana fa. A Tarzo già nella tarda mattinata di mercoledì era stata riaperta la strada che da Prapian sale ad Arfanta, interrotta in più punti da vari smottamenti. Danni ingenti nella frazione di Corbanese, dove diversi torrentelli esondati hanno finito per allagare i piani bassi di varie abitazioni, con danni importanti per chi qui aveva mobili, elettrodomestici e altri beni.

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