​Oderzo. Addio a Gardin ha dedicato la vita a lottare per la sua città

Martedì 13 Aprile 2021 di Annalisa Fregonese
Oderzo. Addio a Gardin ha dedicato la vita a lottare per la sua città

ODERZO - Cordoglio in città per la morte di Luigi Gardin, 86 anni, volto notissimo anche per il suo impegno civico.

Era stato consigliere comunale con i sindaci Zulian e Covre negli anni Novanta, eletto nella lista del Partito Repubblicano. Godeva di buona salute, nulla che facesse presumere l'infarto fulmineo che l'ha colpito e che domenica scorsa gli è stato fatale. Un uomo schietto, sagace, che non le mandava a dire, sempre sincero e determinato nelle sue prese di posizioni. Ottimista e vivace, dal sorriso franco, se si esprimeva con critiche feroci lo faceva sempre con un intento costruttivo.


LA STORIA

Fra le sue battaglie più veementi quella per il raddoppio del sottopasso ferroviario di San Vincenzo, che definiva «una giostra in curva». Non da meno era la sua contrarietà alla gestione dell'allora Consorzio dei Comuni dell'opitergino-mottense al quale, senza mezzi termini, aveva appiccicato l'etichetta di «carrozzone per politici appiedati». Il suo era uno humour feroce, ma mai cattivo. Il sottopasso di San Vincenzo lo conosceva bene: era fra le primissime opere ad essere realizzate in vista del ripristino della linea ferroviaria Treviso-Portogruaro. All'epoca era stato costruito un monotunnel che costringeva le auto a percorrerlo con un senso unico alternato. Gardin si batté a lungo affinché potesse essere raddoppiato e l'occasione arrivò quando, finalmente, giunsero le risorse per la costruzione degli altri sottopassi ferroviari: San Vincenzo ebbe così il secondo tunnel. 


LE BATTAGLIE

Dai banchi dell'opposizione non mancava di pungolare in consiglio comunale, quando ad esempio si discuteva della costruzione della tangenziale nord-ovest, opera poi realizzata durante il mandato del sindaco Giuseppe Covre. Fra gli altri incarichi svolti, quello di presidente della casa di riposo opitergina, nonché membro del consiglio tributario istituito dal sindaco Dalla Libera. Era stato dipendente della Telve, quindi della Sip. Una volta in pensione aveva aperto una sua società per interventi tecnici. Appassionato radioamatore, faceva parte del gruppo di protezione civile Radioamatori Italiani. Amava l'astronomia, trascorreva molte notti ad osservare le stelle con il suo telescopio. Gli piaceva molto anche l'aeronautica, discuteva con competenza di aerei. Il funerale sarà celebrato domani alle 15 in duomo; rosario stasera alle 17.30 a San Vincenzo. Lascia la moglie Donella, i figli Federica e Nicola.
 

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