Famiglia morta nell'incidente di Los Roques, la rabbia: «La loro tomba resterà quell'aereo in fondo al mare»

Martedì 4 Gennaio 2022 di Maria Elena Pattaro
Famiglia morta nell'incidente di Los Roques, la rabbia: «La loro tomba resterà quell'aereo in fondo al mare»
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PONZANO VENETO (TREVISO) - «Ormai ci siamo rassegnati. I corpi dei nostri cari non verranno più ripescati. La loro tomba resterà quell'aereo in fondo al mare». Sono passati 14 anni esatti dall'incidente aereo di Los Roques, arcipelago del Venezuela, in cui sono morti Paolo Durante, 40enne di Ponzano, la moglie Bruna Guernieri e le figlie Sofia ed Emma Viola, di 6 e 8 anni. Le loro famiglie si sono messe il cuore in pace, dopo anni di battaglie per il recupero delle salme. Quattordici anni di promesse disattese. Quattordici anni in cui soprattutto Romolo Guernieri, papà di Bruna, ha bussato a tutte le porte: i contatti con la Farnesina, gli incontri e le lettere ai presidenti del Consiglio e della Repubblica, il tentativo di tenere accesi i riflettori su questa tragedia raccontandola anche in tv.

Con un solo obiettivo: fare in modo che le salme dei suoi cari e degli altri 4 italiani morti nell'incidente aereo tornassero a casa. Invano. «Conviviamo con questo lutto» - dice Romolo. Fra poco compirà 85 anni. La moglie Paola se n'è andata un anno fa, senza riuscire a realizzare il desiderio che aveva nel cuore. «Ho fatto quel che ho potuto ma non ho ricevuto molto aiuto dalle istituzioni, anzi. Tutte le promesse sono state tradite. Serviva una presenza politica che non c'è mai stata. E adesso non ho più le forze per combattere. Purtroppo è andata così» - dice l'anziano padre, accarezzando in foto i quattro volti sorridenti inghiottiti dall'oceano, con la fusoliera dell'aereo da turismo a fare da bara.


L'INCIDENTE DI LOS ROQUES

Quel tragico 4 gennaio del 2008 la famiglia Durante, in vacanza in Venezuela, si imbarcò su un piccolo velivolo, con un'altra decina di persone, con meta le isole di Los Roques. Alle 9.23 il primo allarme per un guasto al motore. Un quarto d'ora dopo la richiesta di aiuto, poi del velivolo non ci fu più traccia. Qualche tempo dopo venne ritrovato il corpo del copilota, in una spiaggia a 300 chilometri di distanza dal punto probabile dell'incidente. Nel giugno 2013 l'aereo è stato individuato a una profondità di 975 metri. I soldi per il recupero dei resti delle vittime erano stati stanziati, 3 milioni e 200mila euro, ma sono rimasti inutilizzati. Anche per questo si è fatta strada la convinzione che ci sia una questione di mancata volontà di arrivare fino in fondo, di riportare a casa i corpi delle vittime di Los Roques. Ora meno che mai, vista la situazione economica e politica del paese latinoamericano e la pandemia in atto.


LA FAMIGLIA DURANTE

«Non abbiamo più nessuna speranza di portarli a casa - confida Silvia Guernieri, sorella di Bruna -. La loro tomba è in fondo al mare». In tutti questi anni non sono mancate le iniziative per mantenere viva la memoria delle vittime. E accesa la speranza di poterne recuperare i corpi. Per dieci anni sono state intitolate delle borse di studio alle due bimbe Emma Viola e Sofia. Adesso la determinazione ha ceduto il passo alla rassegnazione. «Ora viviamo queste assenze nella sfera familiare - conclude Alessia Durante, sorella di Paolo -. non più attraverso iniziative perché significherebbe rinnovare il dolore della perdita senza poter ottenere quello che abbiamo chiesto per anni».
 

Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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