Nuovi gruppi nella Lega. L'altolà di Zaia e Fedriga

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Al.Va.
Nuovi gruppi nella Lega. L'altolà di Zaia e Fedriga
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Non ci sono stati e non ci saranno strappi da parte dei leader leghisti del Nordest. Benché ammirati e amati (nell'ultima ricerca di Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore sul gradimento dei governatori sono esattamente al primo e al secondo posto col 70% e il 68%), Luca Zaia e Massimiliano Fedriga non intendono né seguire il Comitato del Nord di Umberto Bossi né dare vita a nuovi gruppi. Sono e restano nella Lega pur sottolineando che è giusto che ci sia una discussione interna. Il segretario Matteo Salvini non è messo in discussione, anche se la fase dei congressi che si è appena aperta porterà ad una conta interna al partito.

Ma da nessuno dei due governatori, né Zaia né Fedriga, ci saranno strappi.


VENETO
«Trovo naturale - ha detto Zaia ospite del Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24 in merito alla nascita del Comitato del Nord - che nella Lega ci sia un dibattito. Ma un conto è la discussione, un altro la creazione di nuovi gruppi. Ad una creazione di nuovi gruppi direi decisamente no perché va bene discutere ma non va bene dare vita a nuovi soggetti politici e gruppi consiliari». «La Lega - ha aggiunto - era un partito territoriale che è diventato un partito nazionale. È inevitabile che il confronto di istanze diverse, anche per ragionevoli motivi di latitudine e di caratteristiche sociali, ci porti a una difesa identitaria», ma «è impensabile che si possa dar vita a soggetti politici alternativi alla Lega. Quindi avanti, tutti uniti». Zaia ha anche smentito che qualcuno gli abbia chiesto di fare un passo indietro: «Faccio quello che devo fare, negli interessi del Veneto, ho molte partite e dossier importanti. Decisamente non mi ha mai chiesto nessuno di scrivere libri o parlare di temi etici come qualcuno vorrebbe fare credere».


E come la mettiamo con il governatore Massimiliano Fedriga che ha annunciato di correre con una sua lista alle Regionali in Friuli-Venezia Giulia? «È lapalissiano - ha detto Zaia - che un governatore o un sindaco possano intercettare un consenso che va oltre quello ideologico. Fare una lista civica vuol dire dare casa a chi una casa ideologica non ce l'ha. Il fatto che Massimiliano corra con una lista personale non è un problema in più per la Lega di Salvini, io ho sempre corso con una mia lista da quando ero in Provincia ed ho sempre dimostrato che non era mai un tema per il partito. Io ho avuto il 77 per cento dei voti dei veneti e di certo la Lega non era al 77 per cento in Veneto».


LOMBARDIA
Il primo voto in calendario, il prossimo febbraio, sarà però in Lombardia e dal Veneto già arriva l'appoggio al presidente uscente. «In Lombardia alle elezioni regionali noi corriamo con l'amico Attilio Fontana, vincerà lui, io gli darò anche una mano», ha detto Zaia. A stretto giro la risposta di Fontana su Facebook: «Ringrazio l'amico Luca Zaia per il rinnovato sostegno in vista delle elezioni del 12 e 13 febbraio 2023. Insieme otterremo quell'autonomia che ci renderà ancor più competitivi in Europa e nel mondo, per continuare a essere il motore economico del nostro Paese».
FRIULI VENEZIA GIULIA
Lo stesso Fedriga ha smentito di avere mire nazionali: «A me - ha detto il governatore a Mezz'ora in più su Rai3, rispondendo a Lucia Annunziata che gli chiedeva Fedriga, lei dove vuole andare? - piacerebbe rimanere in Friuli Venezia Giulia, ho le elezioni il prossimo anno. Non ho altre ambizioni, mi auguro di riavere la fiducia dei cittadini. Nessuno sta mettendo in discussione il segretario: c'è un dibattito all'interno della Lega, ma questo c'è sempre stato ed è sempre utile».
 

Ultimo aggiornamento: 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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