SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA) - Le prime truppe zaiane sono arrivate all'appuntamento pomeridiano. A guidarle l'ex braccio destro in Regione Veneto Gianluca Forcolin che ha rimandato la partenza delle vacanze pur di essere presente. Accanto a lui Alessandro Berton, presidente di Unionmare Veneto e i leghisti-sostenitori Nadia Danieli e Riccardo Fornasier, quest'ultimo talmente zaiano da essere presente anche al secondo turno.
FOLLA TRASVERSALE
Per sentire Luca Zaia, intervistato dal giornalista Fabrizio Cibin, a San Donà di Piave non si sono mossi solo i militanti del Carroccio. Come lo scorso anno per il libro Ragioniamoci sopra l'accoglienza in città è stata calorosa e trasversale. Ieri, in prima fila, c'era il sindaco di centrosinistra di San Donà Andrea Cereser, poco più dietro Mauro Filippi, direttore generale dell'Ulss 4. Quanto ai leghisti, il gruppone è arrivato al secondo appuntamento, quello delle 19.30, con i consiglieri comunali Costante Marigonda e Maria Carla Midena, il militante Mauro Costantin, i simpatizzanti Federico Scapolan e Marisa Viotto e Valerio Busato, presidente del consorzio Bim. Ma i salviniani? Niente. In città, del resto, erano già circolate voci su assenze e prese di posizione. La proposta di partecipare all'evento del segretario della Lega di Musile Luca Rossi, infatti, era stata accolta da parecchi no dalla sezione. E il segretario del Carroccio di San Donà Alberto Schibuola martedì si era affrettato a precisare su Facebook di non essere presente per motivi di lavoro, smentendo divergenze politiche con il governatore, dopo che qualcuno aveva fatto «girare voci in città che non sarò alla presentazione del libro per dissidi politici. Nulla di più falso». «Speriamo che il governatore ricordi chi c'è e soprattutto chi non c'è oggi», hanno puntualizzato alcuni zaiani. Qualcuno del direttivo sandonatese della Lega in realtà c'era: Caterina Ave e Pasquale Iennaco, seduti in fondo.
A PALAZZO
Intanto a Venezia, dove ieri il consiglio regionale ha continuato la sessione di bilancio, il Pd ha stigmatizzato l'ennesima assenza del governatore: «Anziché essere qua con noi a discutere - ha detto Vanessa Camani - va in giro a promuovere il suo libro».
ESPULSO
E a proposito di contrapposizioni tra salviniani e non salviniani è dell'altra sera la notizia che Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega Lombarda e già deputato, è fuori dalla chat Lega Salvini premier. Agli amministratori del gruppo WhastApp leghista non è andato giù l'ultimo messaggio postato da Grimoldi, un rilancio di agenzia con le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che approvavano il dialogo tra le varie anime della Lega. «Gli ultimi post da lui pubblicati - si legge nel messaggio di espulsione - pubblicizzavano un'iniziativa che ai più pare in contrasto con la Lega Salvini premier, destando, giustamente in molti di noi, un certo fastidio». Fuori dalla chat «perché divenuto ormai esponente del comitato del Nord», si legge ancora nel post con riferimento al gruppo promosso da Umberto Bossi. «Mai postato nessuna iniziativa del Comitato del Nord, qualcuno mente spudoratamente», la replica di Grimoldi che con l'eurodeputato Angelo Ciocca coordina il correntone bossiano.