Santa Maria del Rovere. I ladri «segano» il balcone ma la vicina sventa il furto riempiendoli di domande

Martedì 28 Novembre 2023 di Maria Elena Pattaro
Santa Maria del Rovere. I ladri «segano» il balcone ma la vicina sventa il furto riempiendoli di domande

TREVISO - «Sì, siamo dei ladri e allora?». Hanno avuto persino la sfrontatezza di risponderle mentre continuavano imperterriti a segare il balcone del suo vicino. Ma alla fine a spuntarla è stata lei, una coraggiosa residente di Santa Maria del Rovere che domenica pomeriggio è riuscita a sventare il furto.

Prima ha affrontato i due malviventi a parole, in un dialogo quasi surreale. Poi li ha messi in fuga e rincorsi, in attesa delle pattuglie. 


IL RAID
L’incursione è avvenuta verso le 18.30 in una traversa di via Tommaso Salsa. Nel mirino è finito un condominio già visitato più volte dai ladri. A quell’ora quasi tutti gli appartamenti erano vuoti e la coppia ne ha approfittato per entrare in azione. «Sono uscita dal retro e ho visto un uomo in cortile. Era sopra una scala da imbianchino, in mano aveva una sega e stava armeggiando con gli scuri dell’appartamento al primo piano». La donna si è stupita subito: lì per lì ha pensato che si trattasse di un amico del padrone di casa chiamato per sistemare gli infissi. Ma l’orario e le circostanze erano sospette. Così ha iniziato a tempestarlo di domande: «Cosa sta facendo? Perché è qui? È un ladro?». «Lui si girava per un istante e poi riprendeva ad armeggiare in silenzio, con una certa fretta» racconta la 40enne. A un certo punto è sbucato un complice. Era acquattato proprio dietro la mia macchina e stava facendo da palo». Lo stupore è stato doppio: per l’apparizione improvvisa e per la risposta sfrontata: «Sì, siamo ladri. E allora?». Forse quei due giovani con lineamenti dell’Est Europa speravano che la donna scappasse spaventata lasciandoli agire indisturbati. Ma si sbagliavano. «Adesso chiamo la polizia» ha scandito la donna. 


LA RITIRATA
A quelle parole il ladro sulla scala è scappato, il complice invece è rimasto lì a fissarla qualche altro secondo, poi si è dileguato. D’istinto la residente si è messa a rincorrerli ma poi ci ha ripensato: «Avevano una sega con una lama di almeno 20 centimetri. Avrebbero potuto accoltellarmi. Ho una bimba di 4 anni: non valeva la pena rischiare». Con l’adrenalina in circolo, la donna è tornata alla palazzina. «Avevo il terrore che fossero già entrati - dice - così ho iniziato a suonare tutti i campanelli». Pochi minuti dopo è arrivata la polizia. La 40enne, ancora sconvolta, ha fornito agli agenti l’identikit dei due fuggitivi. Si tratta di due uomini sui 35 anni, con lineamenti e accento dell’Est. Hanno agito a volto scoperto e senza guanti. Indossavano jeans, piumino e scarpe sportive, probabilmente per dare meno nell’occhio in caso di fuga. La scala è rimasta in cortile, appoggiata al terrazzo: potrebbero averla rubata in uno dei tanti cantieri della zona. Nelle prossime ore gli investigatori acquisiranno eventuali filmati di videosorveglianza, a caccia di elementi utili a dare un volto e un nome ai responsabili. Alla donna, intanto, è rimasta la paura di ritorsioni: «E se tornassero per farmela pagare?». Nei giorni scorsi un colpo grosso era stato messo a segno a Villorba, a casa di un’agente di moda. I ladri hanno tagliato a metà la cassaforte a muro e rubato tutti i gioielli: un bottino da migliaia di euro.

Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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