Vedelago. Insulti razzisti a un giocatore, i compagni di squadra scendono in campo con un segno nero sul viso

La protesta dei baby calciatori del Fossalunga (e della sfidante Godigese)

Lunedì 6 Novembre 2023 di Michele Beghin
L'abbraccio delle due squadre

VEDELAGO (TREVISO) - Il nemico da battere era il razzismo. E ci sono riusciti alla grande. Venti giorni fa un baby calciatore del Fossalunga era stato ricoperto di insulti razzisti ed era scoppiato a piangere. Ieri i suoi compagni di squadra e anche gli avversari della Godigese sono scesi in campo con tre strisce nere sulle guance, in segno di solidarietà.

La più bella pagina della domenica calcistica arriva dalla Marca trevigiana, dal campo di Vedelago, dove il Fossalta ha affrontato in casa la Godigese. I ragazzi hanno dato una risposta eloquente al brutto episodio avvenuto 19 ottobre durante la sfida contro l’Asolo. Il gesto ha “contagiato” pure i giocatori avversari. Anche la sfidante, infatti, venuta a sapere dell’iniziativa, ha condiviso l’iniziativa, a sorpresa. I suoi atleti sono scesi in campo con le strisce nere dipinte sul viso. Per ribadire che gli unici colori che contano sono quelli delle casacche. Nessuno deve essere insultato o discriminato per il colore della pelle. Due squadre avversarie che ieri, prima del fischio d’inizio, si sono unite contro un nemico comune che purtroppo continua ad avvelenare lo sport (e il calcio in particolare) a tutti i livelli. Dalle giovanili alla serie A, come ha sottolineato il responsabile del Fossalunga in una lettera contro il razzismo. Un fenomeno che in passato ha segnato pesantemente lo sport della Marca. 

Gesto iconico

Il gesto dei baby calciatori ricalca quello fatto 22 anni fa dai giocatori del Treviso. Era il 2001 e all’epoca i biancocelesti militavano in serie B. Akeem Omolade, nigeriano di 18 anni, era stato fischiato e ricoperto di cori razzisti al suo debutto in trasferta a Terni da un gruppo di ultras trevigiani. Proprio dai suoi tifosi che, invece di incoraggiarlo, avevano persino abbandonato lo stadio per protesta. L’episodio aveva fatto il giro della stampa nazionale, suscitando una condanna unanime. Ma serviva un gesto iconico, così i compagni di Omolade, alla partita successiva nello stadio di casa, erano scesi in campo con le facce completamente dipinte di nero. Ventidue anni dopo, nel loro piccolo, i calciatori delle giovanili del Fossalunga e della Godigese hanno fatto lo stesso. Dalla tribuna è partito lo scroscio di applausi dei genitori: «E' un ottimo gesto. L’antirazzismo va insegnato ai ragazzi fin da piccoli». 

La campagna

È proprio questo l’intento del Fossalunga. Da oltre un anno la società è impegnata in un percorso contro la violenza in campo e negli stadi, come ha spiegato Giovanni Pecoraro, responsabile del settore giovanile del Fossalunga. «Questa battaglia è nata dopo i fatti di Bessica - ha detto leggendo una lettera contro il razzismo -. In quel caso l’arbitro Mamady Cisse ha fermato la partita a tre minuti dalla fine per gli insulti razzisti che continuavano a indirizzargli dagli spalti. Una soluzione si può trovare se parte un messaggio forte dall’alto. Questo è un problema che persiste da anni e non possiamo accorgerci di questi fatti solo quando succedono. Così non ci si diverte più. Vogliamo una risposta importante dalle istituzioni. Si era parlato di inserire delle sanzioni, ma alla fine non si è fatto più niente. Non abbiamo bisogno di facciate. Siamo nel 2023, è inaccettabile che succedano ancora questi episodi di violenza in cui vengono insultati avversari e arbitri. Ho ripreso anche la nostra tribuna in alcune occasioni». Adottiamo i mezzi della non violenza perché il nostro fine è una comunità in pace con se stessa - ha concluso Pecoraro -. Cercheremo di persuadere con le nostre parole, ma se le nostre parole falliscono, cercheremo di persuadere con le nostre azioni». Al termine della lettera, altro scroscio di applausi. Poi un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Toscana. Al triplice fischio finale il Fossalunga ha esultato per il 2-1. Ma la vittoria più grande è stata quella contro il razzismo. 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci