Incidenti mortali nella Marca: 1 su 5 causato dall'alcol e c'è il triste record dei pedoni investiti

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Mauro Favaro
IL REPORT In aumento gli incidenti mortali nella Marca

TREVISO - Sempre più ubriachi alla guida. In quasi il 20% degli incidenti con esiti mortali rilevati l’anno scorso dalla polizia stradale, è stata confermata la presenza di persone che avevano bevuto, anche tra chi purtroppo ha perso la vita. Uno scontro fatale su cinque, insomma, è legato anche all’alcol. Prima dell’emergenza Covid, incideva in poco più del 10% dei casi. Adesso si va verso il 17%.

TREND IN AUMENTO

E la tendenza indica un ulteriore aumento. I controlli lo confermano. «Nel 2019, il 2% delle persone intercettate attraverso i controlli ordinari risultava positivo all’alcoltest -specifica Simone Morello, comandante della polizia stradale di Treviso- ora, invece, risulta positivo il 5% delle persone fermate. E in occasione dei controlli mirati (i cosiddetti pattuglioni notturni, ndr) si arriva anche al 20 per cento». Come se non bastasse, poi, le multe per l’uso dello smartphone alla guida e per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sono aumentate del 120%. I numeri appaiono drammatici soprattutto alla luce di un 2022 estremamente pesante sul fronte dei morti sulle strade della Marca. L’anno scorso si sono tristemente contati 66 decessi (in 62 incidenti mortali). Più tre rispetto al 2021. E si aggiungono 2.574 persone rimaste ferite (in 2.335 incidenti). È questo, in sintesi, il quadro che emerge dal rapporto annuale sull’incidentalità stradale presentato dalla Provincia e dalla Prefettura, realizzato attraverso le elaborazioni compiute dal centro di monitoraggio del Sant’Artemio sui dati raccolti dalle forze dell’ordine. Si è tornati su livelli che il trevigiano non registrava da 10 anni (nel 2021 i decessi erano stati 70). In un panorama a tinte fosche, colpiscono in particolare gli 11 incidenti con conseguenze fatali che l’anno scorso hanno visto l’investimento di un pedone. Se si comprendono gli investimenti con feriti, poi, si sale a oltre 80 in soli dodici mesi.

MAGLIA NERA

La Marca si rivela maglia nera in Veneto: qui gli incidenti che coinvolgono persone a piedi arrivano a essere addirittura il triplo rispetto ad altre province. «Non è una questione strutturale -avverte Morello- nella maggior parte dei casi gli investimenti sono avvenuti su attraversamenti pedonali segnalati e illuminati. Incide sicuramente la distrazione di chi è alla guida, ma forse anche la spregiudicatezza del pedone nell’attraversare la strada». Allargando lo sguardo, nell’ultimo decennio ci sono stati 730 casi di pedoni investiti nella Marca. Un fenomeno che è in triste aumento. I più a rischio sono i ragazzi e i giovani tra i 18 e i 20. Questi ultimi, però, in generale fortunatamente non riportano lesioni con esiti fatali. Inevitabilmente il picco di mortalità tra i pedoni si registra dai 65 e gli 80 anni. Di seguito, l’analisi presentata timbrata da Provincia e Prefettura indica che settembre è stato il mese più crudele del 2022: si cono contati 11 incidenti mortali. Praticamente tre a settimana. Ma la media degli ultimi anni è stata superata anche ad aprile, agosto e ottobre (8 incidenti mortali). I giorni della settimana più tragici sono stati il giovedì (13 incidenti mortali) e il sabato (12). In particolare nel tardo pomeriggio, tra le 17 e le 18. Tendenzialmente all’uscita dal lavoro, insomma. Si registrano picchi di incidenti anche di lunedì e domenica (10 in entrambi i giorni). A differenza di quanto si potrebbe pensare, però, la maggior parte di questi ultimi non è legata all’onda lunga delle serate del fine settimana. Per quanto riguarda le dinamiche degli incidenti, infine, scontro frontale, laterale e fuoriuscita in solitaria si confermano come le più frequenti. «Questo -tirano le fila dalla Provincia- a testimonianza che la distrazione resta la causa principale». 

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