Cede la staccionata, studente del Liceo Canova di Treviso cade in acqua: stop alla ricreazione in cortine

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Mauro Favaro
Cede la staccionata, studente del Liceo Canova di Treviso cade in acqua: stop alla ricreazione in cortine

TREVISO - Uno studente è caduto nell’acqua del canale che circonda le mura di Treviso. È successo nel cortile del liceo Canova: il ragazzo si era appoggiato alla staccionata pericolante, che ha improvvisamente ceduto facendolo finire a mollo. E di seguito l’istituto ha deciso di chiudere il giardino per motivi di sicurezza. Così da una settimana a questa parte gli studenti della sede centrale e della succursale di via Mura San Teonisto fanno ricreazione restando all’interno delle aule o al massimo nei corridoi. Senza più uscire. «L’utilizzo dello spazio del giardino per la ricreazione è temporaneamente sospeso», è stata la comunicazione diffusa dalla scuola. E non tutti l’hanno presa bene. «Questo ci costringe a trascorrere tutta la ricreazione all’interno dell’edificio, impedendoci un momento di svago cambiando ambiente e stando all’aria aperta», sottolineano alcuni studenti.


I LAVORI
La Provincia, ente che gestisce i cento edifici delle scuole superiori nella Marca, è già stata avvertita. «Abbiamo segnalato il problema – spiega la preside Mariarita Ventura – e a breve l’area del cortile verrà delimitata con l’installazione di un’opera temporanea». In sostanza si andrà a montare un’altra barriera in modo da creare una fascia di sicurezza rispetto all’attuale staccionata, in attesa di rifarla da capo. La rottura in realtà non è stata improvvisa. Già da tempo erano stati installati dei cartelli che invitavano tutti a non appoggiarsi alla staccionata in questione perché avrebbe potuto aprirsi. Cosa puntualmente accaduta all’altezza di un giunto. Evidentemente gli avvisi non sono bastati. Il ragazzo caduto in acqua, comunque, non si è fatto male. Subito dopo il volo, la scuola gli ha fornito dei vestiti per cambiarsi. Lunedì, intanto, sono iniziati i lavori per delimitare l’area del giardino, ridimensionandola ma mettendola in sicurezza. Una volta concluso l’intervento provvisorio, i ragazzi della sede centrale e della succursale del liceo Canova potranno tornare a fare la ricreazione all’aperto.


LE PROTESTE
Ma non è l’unica difficoltà. Un gruppetto di studenti segnala anche che alcune tapparelle delle classi sono spesso fuori uso. «Non è possibile regolarle – dicono – si presentano quindi o completamente abbassate, il che rende la classe molto buia, o completamente alzate, con il conseguente problema per gli studenti seduti vicino alle finestre di trovarsi accecati dal sole per diverse ore al giorno». A quanto pare sono in particolare tre le tapparelle che non funzionano a dovere. I ragazzi sottolineano di aver già evidenziato il problema in più occasioni. E pure questo ora rientrerà nell’elenco degli interventi da richiedere alla Provincia.


LA SEGNALAZIONE
Infine, il quale è completato da una segnalazione riguardante i bagni della scuola. «Molto spesso manca la carta per asciugarsi le mani, anche già a prima mattina, e talvolta non è presente nemmeno il sapone – tirano le fila gli studenti – mentre gli scarichi funzionano raramente. E il problema persiste da anni». Su questo fronte, in particolare quello della carta e del sapone, l’istituto fa notare che è sempre possibile rivolgersi ai collaboratori scolastici, chiamati appunto a fare in modo che non manchi il materiale. Alcuni dei ragazzi riferiscono di averlo già fatto, senza troppo successo. Evidentemente c’è stato un problema di comunicazione. Adesso, comunque, la priorità è sistemare la staccionata che delimita il cortile del Canova dalla parte del canale delle mura. Dopodiché gli studenti non saranno più costretti a passare la ricreazione “blindati” all’interno degli edifici. E di seguito potranno essere risolti anche gli altri nodi.

Ultimo aggiornamento: 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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