Incidente mortale a Quinto di Treviso. L'investitrice 25enne di Livio Babetto indagata per omicidio stradale, non si dà pace

Lunedì 19 Dicembre 2022 di Melody Fusaro e Maria Elena Pattaro
Incidente mortale a Quinto di Treviso, l'investitrice veneziana di Livio Babetto

NOALE (VENEZIA) - «Era sulla strada, non l'ho visto». Non si dà pace la 25enne veneziana che venerdì notte ha travolto e ucciso Livio Babetto. La giovane, al volante di una Renault Clio, si è trovata davanti il 44enne all'improvviso. Non è riuscita a evitare l'impatto e adesso è ancora sotto choc. La Procura di Treviso la indagherà per omicidio stradale: un atto dovuto, in casi come questo. La giovane era sobria al momento dell'incidente: l'alcoltest ha dato esito negativo. Stando ai primi accertamenti la conducente avrebbe mantenuto una guida prudente e adeguata alle condizioni della strada: la Clio insomma non stava sfrecciando sulla Noalese, in un tratto in cui il limite è di 70 chilometri orari. Sul tragico epilogo potrebbero aver inciso anche le condizioni ambientali, con l'asfalto reso scivoloso dall'umidità e la visibilità compromessa dalla nebbia. Tutti elementi su cui saranno le perizie a fare chiarezza. Resta però l'indignazione nella Marca come nel Veneziano, per un incidente mortale che molto probabilmente poteva essere evitato, se solo il pirata che ha tamponato Babetto, anziché scappare, si fosse fermato a prestargli soccorso, allertando chi di dovere.

Il cordoglio

Il dolore è incontenibile, a Noale, per la scomparsa improvvisa del 44enne. Una grande sofferenza, per la morte di un amico caro a tante persone, mista però anche a rabbia, per le circostanze dell'incidente. In particolare per la fuga, ricostruita dalle forze dell'ordine e riportata dalle cronache, del pirata della strada che lo aveva tamponato, rintracciato 3 ore dopo. «Serve più coraggio, più senso civico si dice, citando l'appello del comandante della polizia stradale, da stamattina in paese, in cui la tragedia è argomento del giorno. Ma subito si chiede anche silenzio, per non alimentare ipotesi e dubbi, di rispettando la sofferenza dei suoi cari che vivono un dramma enorme. Livio Babetto, noalese doc, 44enne, cresciuto in città con la sua famiglia e ora residente in via Buonarroti, era una persona socievole, che amava uscire, chiacchierare con tutti, accettare inviti a pranzo e ricambiate. Se non lavorava, lo trovavi in giro, con la compagna, la sorella e tanti amici. Diplomato all'Enaip, il suo lavoro era sempre stato quello di camionista. Un lavoro al quale era appassionato: da quasi dieci anni lavorava per l'azienda Siad e si occupava di trasporti speciali. Il giorno dell'incidente, per esempio, era atteso a Bergamo per caricare l'ossigeno da portare agli ospedali. Era partito prima del solito, per poter recuperare mezz'ora di tempo da dedicare ai regali e ai preparativi del Natale. Quando è avvenuta la tragedia era a due passi dal suo camion, parcheggiato a Quinto.

Fiume di ricordi sui social

I social sono travolti da una marea di ricordi e citazioni: «Mi mancheranno le nostre chiacchierate alle 5 del mattino» scrive chi condivideva con lui le levatacce o magari lo incontrava quando portava fuori il cane all'alba, per fare due passi. «Dovevamo bere una birra insieme», «grazie per le risate, la compagnia, le serate e le gite in compagnia», «sono sempre i migliori ad andarsene» aggiungono poi in tanti, in un mantra che rende chiaro quanto in città fosse apprezzato il suo modo di fare scherzoso, la sua disponibilità. Proprio la compagna Roberta, con la quale stava insieme da 8 anni, racconta di quanto riuscisse a farsi amici in un attimo, ovunque andassero, a Noale ma anche nelle località del litorale che frequentavano spesso, da amanti della spiaggia, Jesolo, Caorle ed Eraclea dalle quali arrivano molti commenti di amici affranti.

Livio ha lasciato improvvisamente Roberta ma anche la sorella Silvia, la nipote Greta, la mamma Bruna, il papà Ennio. Si attende poi di conoscere la data del funerale, che non può però ancora essere stabilita in quanto sono in corso indagini e il mezzo è sotto sequestro. Intanto però è stato dato il via libera all'espianto degli organi.

Ultimo aggiornamento: 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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