Incidente sulla pista ciclabile: Balasso si scusa con il sindaco

Lunedì 6 Gennaio 2020
Incidente sulla pista ciclabile: Balasso si scusa con il sindaco
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«Se le cose stanno come dice il sindaco, lui ha ragione e io ho torto». Comincia così il post su Facebook con il quale sabato Natalino Balasso è tornato sul tema delle piste ciclabili a Montebelluna. Una questione fatta propria dallo stesso Balasso dopo un incidente che aveva coinvolto un ciclista che stava transitando lungo via Dei Martini dall’ex tribunale verso la biblioteca e un’auto che usciva da via Dei Martini. 
LA POLEMICA
Il tema aveva dato origine a polemiche sulla mobilità ciclabile e sulle responsabilità dell’incidente mentre il sindaco aveva precisato che in quel punto il ciclista avrebbe dovuto scendere dalla bici ed attraversare a piedi sulle strisce. «Nella fattispecie dell’incidente occorso - era stata la spiegazione di Favero - vi è un tratto della pista ciclopedonale che si interseca con l’uscita di via Dante Alighieri. Per ragioni di sicurezza proprio per tutelare pedoni e ciclisti, poiché all’angolo vi è un edificio che riduce la visibilità per l’automobilista, si sono introdotte le strisce pedonali con segnali di attenzione. Il Codice della strada prevede che il ciclista scenda dal mezzo e attraversi con la bici a mano». E Balasso ha aggiunto, sempre su Facebook: «Posto la sua spiegazione dei fatti nell’episodio del ciclista toccato dall’automobile. A mia solo parziale discolpa c’è la mia fiducia nel giornale (un sito online, ndr) che aveva riportato le parole del sindaco che consigliava di scendere dalla bici e attraversare a piedi. Leggendolo come un consiglio, la cosa era assurda, se invece ci sono le strisce ed è obbligatorio scendere dalla bici, è un altro paio di maniche. Non ho motivo di credere che le cose stiano diversamente da come dice lui, perciò chiedo scusa al sindaco per avere travisato». 
PACE FATTA
E il sindaco Marzio Favero commenta: «Non ho mai avuto dubbi sull’onestà intellettuale di Natalino Balasso che è una delle figure di autore-attore più originali ed interessanti a livello nazionale. Posso solo confermare la mia stima nei suoi confronti». A proposito delle piste ciclopedonali poi aggiunge. «La prima cosa è che la pedonalizzazione ha dato un contributo importante alla mobilità leggera, pedonale o ciclabile. La seconda è che le amministrazioni passate hanno sviluppato una rete di piste ciclopedonali interessante ma, per riuscire ad interconnettere il tutto, oggi ci scontriamo con un dato di fatto oggettivo: abbiamo un graticolato di strade che, in parte importante, non sono attrezzabili per creare nuove piste ciclabili o raccordi tra quelle esistenti. Ciò significa che, se vogliamo fare un passo in avanti, è importante riprendere la logica che abbiamo sperimentato con l’aggiornamento del Piano generale urbano del traffico nella parte che riguarda il centro storico». In sostanza, Favero rilancia ancora una volta l’idea dell’ampliamento del put. «Io dichiaro fin d’ora la piena disponibilità della maggioranza a confrontarsi con le minoranze. La sfida non è semplice però, con il concorso di tutte le forze politiche e civiche rappresentate in consiglio comunale e la collaborazione delle associazioni di categoria, si potrebbe fare un ulteriore passo verso una città amichevole per pedoni e ciclisti. Certo, la soluzione concreta è quella di introdurre alcuni nuovi sensi unici laddove le sezioni delle strade non consentono alternative e questo, in una prima fase, potrebbe risultare poco popolare. Però, come ha dimostrato l’esperienza della riqualificazione del centro, se l’obiettivo è buono alla fine i cittadini condividono. L’appuntamento sarà nelle commissioni urbanistica e lavori pubblici». Non si esclude che dalla polemica possa nascere il fuori programma che non ti aspetti. Un nuovo put.
 
Ultimo aggiornamento: 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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