​Giselle, giramondo della solidarietà: «Ora sono in Mozambico con l'Onu»

Sabato 3 Aprile 2021 di Pio Dal Cin
Giselle, giramondo della solidarietà: «Ora sono in Mozambico con l'Onu»

GODEGA - Giselle Daiana, classe 1988, potrebbe essere definita una globetrotter della solidarietà.

Curiosa, acuta, intelligente, preparata e con una gran voglia di conoscere la vita e il mondo. Spinta dal desiderio di aiutare il prossimo, di viaggiare per conoscere luoghi e persone lontani da noi ma che appartengono tutte alla stessa umanità, spesso dimenticata o ferita. È sicuramente questa sua forza d'animo, che le ha permesso di ottenere un impiego con l'Onu in Mozambico per undici mesi, che si concluderà a giugno.


Non è stata una passeggiata arrivare a questo punto per Giselle che ha iniziato il suo percorso dalla laurea all'università Ca' Foscari in Lingue Arti Storia Civiltà ad indirizzo Politico Internazionale, specializzandosi poi con un biennio in relazioni internazionali. «Ho concentrato molti esami nel primo anno di studi, lasciandomi il secondo anno per un progetto di volontariato dell'Aiesec (Sviluppo della leadership giovanile dal 1948) in Indonesia dove mi sono fermata per tre mesi come volontaria, ospitata da una famiglia. In quei mesi ho insegnato l'inglese a circa 80 ragazzi divisi in classi da 20 alunni ciascuna».
Nel 2014 Giselle si trasferisce in Ruanda dove si appoggia ad una Ong locale che ha lo scopo di promuovere l'integrazione delle donne attraverso lo sviluppo rurale, l'agricoltura, il microcredito. Giselle è affascinata dalla storia di queste donne coraggiose che in vent'anni, dal 1994 (anno del genocidio Tutsi) al 2014 hanno contribuito alla rinascita del Paese. Realizza un documentario di 50 minuti che ne ripercorre la storia con interviste e racconti di chi ha vissuto e in certi casi è sopravvissuto al genocidio.


Negli ultimi mesi della sua permanenza in Ruanda, Giselle scrive un progetto che viene accolto e finanziato dalla Caritas Diocesana: si tratta di aiutare legalmente coloro che per svariate ragioni non se lo possono permettere e allo stesso tempo avvia una scuola di taglio e cucito sovvenzionata con una raccolta di fondi che arriva a 4000 euro; i soldi le permettono di acquistare nuove macchine da cucire e trovare spazi più ampi dove sistemare le donne che vogliono imparare questa tecnica. Nel marzo 2015 Giselle si laurea con la tesi sulle donne del Ruanda. La giovane rimane ancora nella terra africana fino all'agosto 2017 dove realizzerà un altro progetto «Qualcosa in più per noi donne».

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