Raffica di furti a Ponzano, dopo i ladri dell'Est arrivano quelli di colore: «Basta, adesso prendiamo i vigilantes»

La testimonianza del residente che si è trovato faccia a faccia con i malviventi: «Erano in quattro, con la pelle scura e il volto scoperto. Mi hanno detto di non agitarmi»

Martedì 14 Novembre 2023 di Maria Elena Pattaro
(foto Pixaby)

PONZANO (TREVISO) - «Erano in quattro, con la pelle scura e il volto scoperto. Me li sono trovati a tre metri. Mi hanno detto di non agitarmi: “Stai calmo e non ti succede niente. Andiamo via subito”». Parole e gesti che Adriano Torresan non dimenticherà facilmente. La casa di sua figlia è una delle abitazioni svaligiate dalla banda entrata in azione venerdì sera. Almeno otto i colpi messi a segno all’ora di cena: cinque solo a Merlengo, in via Ciardi, il resto in via Sambugo, Schiavonesca e Talponera. Un raid sistematico fruttato almeno 15mila euro tra soldi e gioielli, sfuggendo alle cinque pattuglie di carabinieri e polizia locale intervenute per fermare la banda.


LO CHOC
Adriano, che ha 72 anni e abita in via Ciardi, quella sera ha sentito una sirena suonare verso le 20. Era l’allarme della casa a fianco, dove abita la figlia, che in quel momento era assente. Così è uscito a controllare. «Ho visto due sconosciuti, poi un terzo è uscito dal balcone. In tutto erano in quattro - racconta il residente -. Ho chiesto cosa facessero lì. Uno mi ha risposto in italiano dicendo che sarebbero andati via subito. Dovevo stare calmo e non mi sarebbe successo niente. Poi ha avvertito gli altri e sono scappati attraverso i campi». Un incontro durato pochi secondi, ma abbastanza da convincere il pensionato a non intervenire. «Cosa potevo fare? Mi sarei trovato da solo contro quattro. Non ho cercato di fermarli - spiega -. E forse è stato meglio così perché non si sa mai come possano reagire, tanto più che non hanno niente da perdere». «Se ho avuto paura? Mah, direi che ha prevalso la sorpresa. Sono rimasto perplesso» allarga le braccia l’anziano, ancora incredulo che la banda possa aver svaligiato così tante case in così poco tempo. Sia lui che la figlia sono stati derubati un anno fa di ori e altri preziosi. Ma non ci si abitua mai. «Mia figlia ha tanta paura. Vuole mettere le inferriate ma secondo me neanche quelle bastano - osserva amaramente -. Dice addirittura che vuole vendere la casa perché non si può vivere così». Anche le altre vittime sono terrorizzate. Ilenia Martini, che abita in via Sambugo, fatica ancora a prendere sonno pensando allo scempio che ha trovato al suo rientro, alle 20.40. A casa sua la banda ha preso a bastonate i cani e manomesso il sistema di allarme pur di fare razzia. Sono scappati con tutti i gioielli e con la cassaforte, sventrata e abbandonata in un campo. Dentro c’erano 4mila euro in contanti. Anche la 38enne e il suo compagno hanno rischiato di trovarsi faccia a faccia con i ladri. «Dalla finestra ho visto la luce di una torcia che si allontanava nei campi - racconta la donna -. Ero spaventatissima: avevo paura che qualcuno dei complici fosse ancora in casa. Ho trovato impronte di fango e manate sul muro, cassetti svuotati, vestiti calpestati. Il colpo era studiato: sono convinta che siano passati la sera prima a dare da mangiare ai cani per rabbonirli, tanto che una cagnolina è stata male per il troppo cibo. E guarda caso venerdì sera l’allarme non è scattato anche se l’avevo inserito». La banda ha colpito a tappeto, alla ricerca di contanti e gioielli, svuotando persino i salvadanai dei bambini. La refurtiva più ingombrante, come borse e giubbotti griffati, l’hanno abbandonata nei campi per scappare più agevolmente. Le indagini dei carabinieri, intervenuti venerdì sera insieme alla polizia locale, proseguono serrate per smascherare la banda. In base alle testimonianze si tratta di malviventi di colore. Potrebbero essere gli stessi che la settimana scorsa hanno colpito a Breda di Piave, in un furto sfociato in rapina.

La vittima li aveva sorpresi in salotto e aveva cercato di fermarli ma lo avevano preso a calci e pugni. Anche in quel caso il residente aveva riferito il dettaglio della pelle scura. 


CONTROLLO DI VICINATO
I residenti intanto corrono ai ripari: in via Sambugo i cittadini hanno chiesto di attivare con urgenza un gruppo di controllo di vicinato, già presente in altri quartieri. «Ci stiamo già attivando - afferma il sindaco Antonello Baseggio, ribadendo l’impegno per rafforzare i controlli -. Potenzieremo i turni serali della polizia locale in modo da scongiurare questi raid. Un’ondata del genere non ci era mai successa». 

Ultimo aggiornamento: 07:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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