Finisce con l'auto nel Naviglio: 2 ragazzi
si tuffano per salvarlo, ma lui non ce la fa

Mercoledì 21 Settembre 2011 di Gianluigi Dal Corso
La vittima, Giuseppe Padoan, e il luogo dell'incidente a Oriago di Mira
TREVISO - finito con l'auto nel Naviglio e a nulla valso il tentativo di liberarlo messo in atto da due giovani coraggiosi che si sono tuffati nelle fredde acque del canale pur di salvargli la vita. È morto così Giuseppe Padoan, 67 anni, residente in via Giovanni XXIII 9 a Colle Umberto, nel Trevigiano.



Erano circa le 22.45 di ieri quando l'uomo stava percorrendo via Bosco Piccolo, nel territorio comunale di Oriago di Mira, alla guida della sua Fiat Punto. Una strada che solitamente viene percorsa dai residenti o da persone che conoscono abbastanza bene la zona, essendo la parallela della principale Brentana. Per cause in corso d'accertamento da parte della Polstrada di Mestre, l'uomo ha iniziato a spostarsi pericolosamente verso il ciglio della strada e, a un tratto, all’altezza del civico 102 la sua auto è piombata sul Naviglio.



Tre giovani, due ragazzi e una ragazza, che stavano percorrendo la strada principale, hanno assistito all’incidente e, in sprezzo al pericolo, hanno arrestato la loro macchina e, seppur si trovassero sulla riva opposta del canale, e i maschi, di 19 e 15 anni si sono tuffati nel disperato tentativo di salvare l'uomo. Raggiunta l'auto i due hanno visto Giuseppe Padoan ancora attaccato al volante. A nulla sono valse le loro grida per cercare di ridestare l'uomo.



Il sessantasettenne sembrava incosciente o in uno stato di trance. I due hanno pure cercato di rompere un finestrino dell'auto, pur di levarlo da quella che rischiava di diventare la sua tomba. Anche stavolta senza successo. Dopo vari tentativi, i giovani hanno dovuto mollare la presa. Intanto, sul posto iniziavano ad arrivare i primi soccorsi. Tra cui una squadra dei vigili del fuoco di Mira, quelli del comando di Mestre con un'autogru e i sommozzatori di Vicenza. La Punto, però, era ormai stata inghiottita dalle acque del Naviglio e per ritrovarla ci hanno quasi due ore. Il corpo di Padoan è stato ritrovato a diversi metri di distanza dal posto dell'inabissamento. I medici del 118, una volta portato a riva, non hanno potuto far altro che constatare il decesso avvenuto. Il cadavere è stato o portato all'obitorio di Dolo a disposizione delle autorità.



Ora si dovrà capire se Padoan sia stato vittima di un malore, se abbia perso il controllo dell'auto a causa dell’asfalto bagnato oppure se il gesto repentino sia stato volontario. Determinanti in tal senso saranno anche le testimonianze dei tre giovani soccorritori, che sono stati portati all'ospedale per alcuni controlli, per essere dimessi poco dopo.
Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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