La Federlegno: «Con le sanzioni a Mosca, a rischio la produzione italiana di parquet»

Mercoledì 23 Marzo 2022
La Federlegno: «Con le sanzioni a Mosca, a rischio la produzione italiana di parquet»

CAPPELLA  MAGGIORE - La produzione italiana di parquet, pari a 5,2 milioni di metri quadrati sugli otto complessivamente utilizzati in edilizia, rischia di essere compromessa dalle sanzioni adottate nei confronti di Mosca con conseguenti difficoltà di reperimento dei rivestimenti di betulla provenienti quasi esclusivamente da Russia e Bielorussia. L'allarme è espresso da Renza Altoè Garbelotto, consigliere di Assindustria Venetocentro, presidente del Gruppo pavimenti di Federlegno arredo e amministratore delegato dell'omonimo parchettificio di Cappella Maggiore.

Oltre alla precedente imposizione di dazi in funzione antidumping - spiega Altoè - si sono aggiunte difficoltà rappresentate dalla grande richiesta di materiale multistrato, semilavorato necessario alla realizzazione del 90% dei parquet italiani, dopo il primo anno di pandemia.

La ripartenza del comparto edile «dopo lo stop del 2020 e la grande richiesta dalla Cina, sostiene la dirigente di Avc, ha fatto sì che la reperibilità fosse minima e che i costi schizzassero alle stelle». La guerra in Ucraina, prosegue l'imprenditrice, «ha dato il colpo finale. Gli autotrasportatori dei semilavorati provenienti dalla Russia infatti hanno dovuto cambiare rotta, passando per la Polonia, dove ci sono code anche di 30/40 chilometri in dogana e la merce resta ferma settimane - conclude - con ulteriore incremento dei costi». 

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