Federlegno, la diaspora conquista anche il Nordest

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Maurizio Crema
Claudio Feltrin

VENEZIA - Dopo tanti conflitti interni e lo scontro con la Confindustria nazionale, la diaspora che in FederlegnoArredo critica la gestione del presidente trevigiano Claudio Feltrin ha trovato casa a Como ed è nata l’Associazione Nazionale delle Industria del Legno, presidente Angelo Luigi Marchetti, che rivendica di aver assorbito una buona fetta delle imprese già in FederlegnoArredo, struttura di riferimento per il settore che organizza anche il Salone del Mobile di Milano.
«Attualmente siamo oltre 120 associati che arrivano da tutte le regioni compreso il Veneto e il Friuli Venezia Giulia - spiega l’imprenditore lombardo della Marlengo, Marchetti - chiederemo di aderire a Confindustria quando ci saranno le condizioni, siamo ancora in una fase iniziale, oggi puntiamo soprattutto a portare avanti i primi progetti per le imprese, fare proprio associazione e confrontarci portando avanti i nostri interessi senza entrare in dinamiche di discussione che non interessano più a nessuno».

Insomma si vuole chiudere con il passato recente e lo scontro in FederlegnoArredo culminato con “scomuniche” e strali arrivati anche dai probiviri nazionali, che hanno messo sotto accusa Feltrin e la sua gestione, che per ora tirano dritto.


FRATTURA
La frattura in Federlegno e l’avvio di una nuova associazione possono anche influire sulla partita per la prossima presidenza di Confindustria. Feltrin, confermato presidente fino al 2026 l’anno scorso, e una componente di Federlegno sarebbero contrari ad appoggiare la corsa al soglio nazionale dell’ex presidente dell’associazione Emanuele Orsini, imprenditore lombardo da 130 milioni di fatturato anche nell’alimentare (ha un’azienda di prosciutti). Una posizione che per ora condiziona le mosse e le decisioni di Confindustria Veneto Est, seconda associazione territoriale di Viale dell’Astronomia con cinquemila associati forte di 8 voti nel consiglio generale che a inizio aprile designerà il nuovo presidente nazionale al posto di Carlo Bonomi (l’investitura sarà ufficiale con l’assemblea di maggio). Oggi a Venezia i vertici dell’organizzazione che riunisce le imprese di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo si troveranno per un’iniziativa in Laguna. Potrebbe essere l’occasione per un primo faccia a faccia su questo argomento tra il leader Leopoldo Destro e i suoi vice presidenti vicari e territoriali Vincenzo Marinese, Alberto Zanatta, Paolo Armenio ed Enrico Del Sole. Non è un mistero che Veneto Est sia divisa, con la componente veneziana pronta ad appoggiare Orsini e quella di Treviso fredda se non gelida sul nome dell’emiliano. Pesa appunto il contrasto in Federlegno e la diaspora nella nuova associazione. Il presidente Leopoldo Destro ha il compito di trovare la quadra e far convergere l’associazione verso un unico candidato per consolidare sul campo e tra gli iscritti la fusione tra le quattro territoriali che ha portato un anno fa alla nascita di Veneto Est. In pista oltre a Orsini ci sono anche il mantovano con residenza a Verona Alberto Marenghi, l’industriale dell’acciaio Antonio Gozzi e il presidente della Erg e del Sole 24 ore Edoardo Garrone. Proprio Verona sarebbe pronta ad appoggiare Marenghi mentre grandi industriali come il leader regionale Enrico Carraro vedrebbero meglio puntare su un big. Il Veneto dunque rischia di presentarsi diviso alla scelta nazionale, come molte altre aree, a partire dal Friuli Venezia Giulia.
 

Ultimo aggiornamento: 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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