Treviso verso il voto. Terzo polo: «Nessuna alleanza, correremo da soli»

Domenica 18 Dicembre 2022 di Mauro Favaro
Terzo polo elezioni a Treviso

TREVISO - «Per noi è importante battere un colpo correndo da soli alle prossime elezioni comunali di Treviso». Roberto Grigoletto, nuovo portavoce della federazione provinciale del Terzo polo, è andato dritto al punto nell’assemblea che ieri mattina ha consacrato l’unione di Azione, Italia Viva e Renew Europe nella Marca. Più di cento persone riunite nella sala convegni dell’hotel Maggior Consiglio con Elena Bonetti, deputata, ex ministra e vicepresidente nazionale della federazione e con Mariastella Gelmini (collegata in videoconferenza), a sua volta ex ministra nel governo Draghi. Treviso ha fatto da apripista a livello nazionale sul nuovo fronte di centro. Oltre alle strategie ancora attendiste, quel che è certo è che il Terzo polo punta a conquistare Ca’ Sugana correndo con una propria lista, i propri simboli e il proprio candidato sindaco. Chi sarà? Il nome dovrebbe essere ufficializzato entro metà gennaio.


IL PROGETTO
«Stiamo andando avanti con il nostro progetto di Terzo polo a livello provinciale – conferma Martina Cancian, coordinatrice provinciale di Italia Viva – e stiamo costituendo la nostra lista per le amministrative di Treviso, con un nostro candidato sindaco». C’è un messaggio anche per Giorgio De Nardi, candidato sindaco in pectore del centrosinistra, con il sostegno del Pd, che non ha ancora sciolto le riserve ma che alla luce delle uscite degli ultimi due giorni sembra essersi avvicinato alla discesa in campo per la sfida con il primo cittadino uscente Mario Conte. De Nardi e il Terzo polo si sono confrontati già il mese scorso. Ma a quanto pare la condivisione non ha dato frutti. «Se vorrà fare parte anche lui del progetto del Terzo polo, sarà ben accolto» apre Cancian, rovesciando la visione di chi riteneva possibile un’alleanza con il Pd a sostegno proprio di De Nardi. «Noi stiamo continuando a lavorare per consolidare anche il risultato del 13% ottenuto a Treviso» aggiunge riferendosi al risultato delle elezioni politiche dello scorso settembre. «Abbiamo sempre evidenziato le nostre perplessità rispetto all’entrare in un campo largo dove sembrava potessero salire un po’ tutti – sottolinea Jacopo Lodde, riferimento di Italia VivaLa nostra idea è fare una nostra lista con un candidato sindaco che rappresenti la novità della nostra proposta. Se su questo carro volesse salire anche il Pd cittadino, vedremo». Insomma, al massimo venite voi da noi, non il contrario.


LA VISIONE
Una visione che in sostanza viene confermata da Nicolò Rocco, capogruppo del Terzo polo in consiglio comunale: «Una figura di spessore come quella di De Nardi un domani sarebbe in grado di farsi sostenere in campagna elettorale da Elly Schlein (in corsa per la segreteria del Pd, ndr) e da Giuseppe Conte? – punge – E allo stesso modo, il sindaco uscente Mario Conte continuerà a cercare di civicizzarsi lavorando per nascondere Salvini?». Con questi termini, difficile parlare di alleanze con una parte o con l’altra, almeno per il momento. «È prematuro – avverte Vittorio Lago, segretario provinciale di Azione – ma abbiamo ben chiari i confini del progetto per tenere fede ai valori che ci contraddistinguono. Se si esce da questi confini, noi non ci stiamo». Ci si muove velocemente ma con cautela. Anche per non rischiare di disperdere il tesoretto messo assieme alle politiche. «Treviso ha fatto da apripista in Italia con la formalizzazione di un percorso condiviso così strutturato. Questo testimonia che qui l’esperienza del Terzo polo non solo ha avuto una risposta importante, ma ha trovato anche ragioni motivazioni e spinte – tira le fila la vicepresidente Bonetti – Il Pd è schiacciato sul M5S e ha abdicato a qualsiasi barlume di proposta riformista. La Lega e Forza Italia, di contro, sono schiacciati su Fratelli d’Italia e non sanno più rianimare il loro elettorato. I risultati che abbiamo ottenuto in tante città dimostrano che c’è un elettorato che portava un contributo a questi partiti che oggi non si trova più identificato in proposte schiacciate. E quindi siamo scesi in campo noi per fare sintesi delle istanze riformiste, liberali e popolari di una politica di centro».

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 02:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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