TREVISO - L’impiegata modello che viene colpita dal tumore e rientra in anticipo al lavoro. Poi le proposte indecenti del capo: rifiutate. Infine, secondo la tesi accusatoria, la ritorsione con mobbing e violenza sessuale. A vivere questo calvario una mamma 40enne trevigiana, con due figli, che lavora in un grande ipermercato. L’impiegata ha prima sopportato poi ha chiesto aiuto ai vertici aziendali. Ma quando l’ostracismo le ha minato la salute e le proposte oscene sono degenerate in contatto fisico si è rivolta alla Procura. A occuparsi delle indagini, coordinate dal pm Gabriella Cama, i carabinieri. Le prove raccolte, è filtrato, sembrerebbero confermare le parole dell’impiegata...
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