Ilario, il cowboy della Sinistra Piave: quell'amore nato guardando i film western da bambino

Martedì 29 Dicembre 2020 di Pio Dal Cin
Ilario, il cowboy della Sinistra Piave: quell'amore nato guardando i film western da bambino

GODEGA - Se nella Sinistra Piave c'è qualcuno che può fregiarsi del nome di cowboy, questi è Ilario Dal Pietro, classe 1972. Quello che lo caratterizza come tale non è tanto il tipico cappello texano, che porta spesso durante la giornata, quanto la grande passione per i cavalli e per tutto il mondo a essi collegato. Un amore che nasce quando, da piccolo, assieme al papà guardava i film western: «È stata immediatamente una grande passione per questi animali - racconta - Mi hanno subito affascinato per la loro presenza e la forza che esprimevano.

La passione è cresciuta di giorno in giorno e quando sono tornato dal servizio militare, con i miei primi risparmi me ne sono comprato uno. Da lì è iniziata la mia avventura».


LA PROFESSIONE

Oggi infatti Ilario è uno dei più quotati realizzatori di morsi e di speroni, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Li produce in una piccola officina a casa sua, nella frazione di Bibano, dove vive con la moglie e i due figli. Con il tornio, martello e scalpello, lavora gli oggetti che gli vengono richiesti da ogni parte d'Europa e del mondo: ha richieste dagli Stati Uniti, dall'Australia, dalla Nuova Zelanda e dal Messico. «Ogni cavallo ha una sua esigenza particolare quando si parla di morso - Spiega Ilario con la sua proverbiale tranquillità - Dipende dalla razza, dalla conformazione della dentatura, dall'età. I miei clienti mi spiegano come vorrebbero il morso e io glielo costruisco su misura e in base alle caratteristiche che loro mi sottopongono». Nell'officina dove lavora ce ne sono a centinaia, uno più bello dell'altro. Oltre ai morsi, Ilario realizza degli speroni lavorati a mano e spesso personalizzati con il nome del cliente. Ma il suo essere cowboy non si ferma qui. Da alcuni anni Ilario ha intrapreso una nuova avventura legata al mondo degli animali, e ha iniziato un allevamento naturale di vacche da carne di razza Aberdeen Angus: «Ho iniziato con due mucche, oggi ne ho una ventina; la mia filosofia nell'allevare è che non faccio nessuna somministrazione di farmaci, L'alimentazione si completa con foraggi e leguminose da filiera aziendale, esenti da concimazioni chimiche e trattamenti fitosanitari. Il risultato dell'allevamento fatto in questo modo è una carne genuina e ricca di sostanze naturali. Non cerco di ingrassare le mie vacche, ma di fare in modo che la carne sia gustosa e con pochissima grassi. In questo mi sono fatto aiutare da un allevatore piemontese che oggi ha più di ottant'anni. Mi ha dato tutte le indicazioni per un allevamento sano e biologico. Ho ancora tanto da imparare, ma devo dire che già adesso la carne delle mie mucche Angus va a ruba e devo venderla solo su prenotazione di anno in anno». 


IL RICORDO

Il duro cowboy quasi si commuove quando ricorda la figura del papà scomparso in seguito a una grave malattia qualche anno fa. «Devo tutto a lui - afferma - La passione per i film western e i cavalli, oltre agli insegnamenti pratici che mi ha trasmesso assieme alla manualità che oggi mi permette di realizzare tutto quello che rappresenta il mio mondo».

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