Ressa ai centri vaccini e ai vax point: l'Usl recluta volontari per snellire le code

Martedì 30 Novembre 2021 di Mauro Favaro
La lunga fila di auto al vax point di Conegliano

TREVISO - Code infinite e centinaia di persone ammassate davanti ai centri vaccinali e ai punti tampone. L’Usl prova a correre ai ripari annunciando l’apertura di un nuovo Vax-Point, cercando infermieri in tutta Italia, chiedendo personale amministrativo alle cooperative e lanciando pure un appello generale per trovare volontari, cosa che non si era mai vista. Servirebbero in tutto 100 operatori. La situazione è al limite. Ieri nel centro vaccinale dell’ex Maber di Villorba si è arrivati a tre ore di attesa per l’iniezione. Discorso identico nel centro vaccini di Vedelago: in serata c’erano 220 persone assembrate sotto la tensostruttura. Il distanziamento era impossibile. Lunghe code sono state registrate anche al Covid Point di Conegliano. All’esterno della Zoppas Arena si è formata una lunga fila di auto. Alla fine i cittadini hanno dovuto attendere anche due ore e mezza prima di riuscire a sottoporsi al tampone.

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PRIME DOSI
Da dove nasce il caos? «Le vaccinazioni sono andate a rilento perché molte persone si sono presentate senza appuntamento per fare la prima dose. E purtroppo scarseggiano anche i volontari per gestire i flussi – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl – a breve apriremo un nuovo centro vaccinale in provincia: decideremo dove confrontandoci con la conferenza dei sindaci». A Ormelle si è già passati a vaccinare 7 giorni su 7. Giovedì verrà aperta la nuova sede nelle ex scuole Sant’Apollinare in via Malombra ad Asolo: qui si partirà con 1.000 vaccinazioni al giorno. E di seguito se ne aggiungerà un’altra. «Venerdì arriveremo a somministrare complessivamente 7mila vaccini al giorno. Dopo l’apertura della campagna per la terza dose per tutti gli over18, poi, dalla settimana prossima saliremo a 9mila – specifica il direttore generale – per accelerare le operazioni verrà rivista anche la scheda dell’anamnesi, in modo da dimezzare i tempi di compilazione, passando da 8 a 4 minuti».


IL RECLUTAMENTO
Bisognerà però recuperare altro personale. L’Usl ha appena lanciato un avviso su scala nazionale per trovare infermieri attraverso l’agenzia interinale Etjca, nell’ambito dell’accordo stipulato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid. Il riferimento è il portale Personalevaccini.covid19.difesa.it. Ma servono pure volontari. «Abbiamo bisogno di te: cerchiamo volontari per il servizio di accoglienza e accompagnamento nei centri vaccinali – si legge nell’appello ufficiale rilanciato sui social – le associazioni o i singoli cittadini disponibili per questo servizio possono contattare il 348.1505182 o scrivere via mail a westopcovid@rotary2060.org». È la prima volta che si ricorre a una chiamata generale. La speranza è di poter contare su alcune squadre già da domani. «Il Rotary sta facendo un grande lavoro – sottolinea Benazzi – i volontari sono figure fondamentali per gestire gli arrivi, i parcheggi, indirizzare le persone e così via. Senza di loro, la gestione sarebbe estremamente più complicata».


PICCO DI ACCESSI
Sul fronte dei tamponi, invece, ormai si è arrivati al massimo. Le code davanti ai Covid Point si diraderanno solo quando inizieranno a calare i numeri di questa quarta ondata. Ieri nel trevigiano sono emersi 347 nuovi contagi. «E per ogni caso confermato ci sono in media altre 3 o 4 persone da controllare», ricorda il direttore generale. Si viaggia anche a 1.500 al giorno. In tutto ciò la Marca è sempre la prima provincia del Veneto per aumento dei casi. Sono ormai 5mila i trevigiani attualmente positivi in isolamento. I Covid Point dell’Usl eseguono già oltre i 7mila test al giorno. Ma ancora non basta. Con l’aumento dei contagi, i controlli su bambini e ragazzi con il raffreddore e la necessità di avere il Pass temporaneo per lavorare, la richiesta è cresciuta a dismisura. «Più di così non possiamo fare – allarga le braccia Benazzi – non potevamo prevedere un aumento del genere: non abbiamo eseguito tanti test nemmeno nei momenti peggiori di questa epidemia». E in più ci sono le scuole. I casi si stanno moltiplicando. Il Covid adesso è entrato in oltre 300 classi. Sono esattamente 318 quelle che stanno facendo i conti con almeno un caso positivo. Cioè 22 in più rispetto a venerdì. Un’enormità.
 

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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