TREVISO - Controlli a tappeto del Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Treviso nel settore edile. Alla fine 200 mila euro di sanzioni e sospese le attività di cinque imprese. I militari trevigiani hanno operato con i colleghi di Montebelluna, Castelfranco Veneto e Conegliano, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza, salute e igiene nei luoghi di lavoro.
L’esito del controllo - si legge in una nota dell'Arma - ha consentito di individuare numerose inadempienze in materia di sicurezza, tra le quali l’assenza di protezioni nei ponteggi atte a prevenire la caduta dall’alto ed il non rispetto di normative sull’uso dei ponteggi, il mancato coordinamento in materia di sicurezza, la mancata vigilanza sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la mancata installazione di idonea segnaletica in materia di sicurezza, oltre all’omessa redazione del piano operativo di sicurezza.
Sono stati effettuati controlli su 9 cantieri, individuati a seguito di un'attività info-operativa conseguente all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale e dal Nucleo ispettorato del lavoro, che hanno permesso di identificare 22 soggetti tra aziende e professionisti operanti nel settore edile. Nello specifico, i controlli hanno interessato vari cantieri localizzati nei comuni di Asolo, Riese Pio X, Borso del Grappa, Crocetta del Montello, Godega di Sant’Urbano, Cordignano, Susegana e Castelfranco Veneto.
Gli accessi ispettivi effettuati in Susegana e Crocetta del Montello hanno permesso di riscontrare la presenza di due lavoratori occupati in totale carenza previdenziale e assicurativa, ovvero ingaggiati in nero, che hanno portato alla successiva sospensione delle attività lavorative. Analogamente sono state sospese altre tre aziende operanti nei comuni di Susegana e Castelfranco Veneto per gravi violazioni sulla sicurezza.