Artigianato Vivo non si farà: era il simbolo dell'Alta Marca: primo stop in 40 anni di storia

Martedì 5 Maggio 2020
I mercatini nell'antico borgo di Cison di Valmarino
CISON DI VALMARINO - «Una decisione sofferta e difficile. A malincuore dobbiamo rinunciare all’edizione 2020 di Artigianato Vivo». Il coronavirus ferma anche l’appuntamento simbolo dell’estate dell’Alta Marca. Per la prima volta in 40 anni, Cison di Valmarino ad agosto non si trasformerà nella capitale italiana dell’artigianato. A darne annuncio ieri la Pro Loco di Cison guidata da Giorgio Floriani alla regia di Artigianato Vivo insieme ad altre sette associazioni cisonesi, dal gruppo Noi della parrocchia alla Via dei Mulini solo per citarne due. 
IL VERTICE
Lunedì sera il comitato organizzatore si è riunito e, confrontatosi anche con il sindaco Cristina Da Soller, ha ufficializzato la decisione dello stop che era già nell’aria da qualche giorno.
«Le ultime disposizioni emanate dal Governo non ci consentono di continuare ad organizzare la rassegna che quest’anno avrebbe festeggiato i suoi primi 40 anni – afferma Floriani - Dopo aver discusso con le sette associazioni che collaborano all’organizzazione dell’evento, con i consiglieri della Pro Loco e con il sindaco abbiamo deciso di fermarci. Non me la sento di mettere a rischio la salute dei volontari, degli artigiani che arrivano da ogni angolo d’Italia e di tutto il pubblico. Chi almeno una volta vi ha partecipato, conosce bene l’enorme afflusso di gente che arriva nel nostro borgo». Lo scorso anno le presenze stimate sono state 300mila, con arrivi da tutta Italia e non solo, mentre gli espositori erano 200.
«Prima dell’ultimo decreto del 26 aprile avevamo pensato di organizzare la mostra in una versione più piccola, ma fatti due calcoli sulle distanze da tenere, sarebbe stato impossibile rispettarle sia lungo il percorso, sia negli stand enogastronomici. Avremmo inoltre dovuto misurare la temperature ai visitatori, realizzare un percorso obbligatorio, con un’entrata e un’uscita. Sarebbe così venuto meno lo spirito che contraddistingue la nostra manifestazione» evidenzia il presidente della Pro Loco.
La mancata realizzazione di Artigianato Vivo, che genera un indotto importante anche per il territorio, avrà ripercussioni sulle iniziative organizzate dalle associazioni, dalla stampa di libri al grest, alla manutenzione del campo da calcio, perché sostenute con gli introiti della manifestazione. «Le associazioni, come pure la Pro Loco che ha un impegno economico aperto per l’acquisto e il restauro di Case Marian, ora sono in ginocchio perché facevano affidamento su Artigianato Vivo per le loro attività» evidenzia Floriani. Pesanti ricadute anche sulle strutture ricettive, sui ristoranti, sui bar, sulle attività commerciali del paese che vivevano anche grazie all’evento di agosto.
L’AMMINISTRAZIONE
«Una decisione sofferta, ma doverosa nel rispetto della salute di tutti – ribadisce il sindaco Da Soller - Dopo Assaporando, questa è la seconda manifestazione cisonese ad essere annullata per l’emergenza sanitaria. Quest’anno avremmo festeggiato i 40 anni di Artigianato Vivo e i volontari stavano lavorando senza sosta per questa edizione da settembre. L’annullamento avrà risvolti sociali ed economici importanti: sarà un anno duro per le associazioni, ma il Comune sarà al loro fianco».
Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 06:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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