Parrocchiani derubati dai borseggiatori mentre pregano in chiesa

Venerdì 23 Dicembre 2022 di Laura Bon
CAONADA La chiesa dove si sono verificati i borseggiamenti

MONTEBELLUNA  - Dalla Chiesa alle case del quartiere: Caonada in allarme per i furti. Le matrici sono con ogni probabilità diverse, ma l’effetto è unico: quello di mettere sottosopra il quartiere, togliendo ai cittadini il senso di sicurezza. Per quanto riguarda la situazione della Chiesa, ad essere stati presi di mira, negli ultimi giorni, sono stati i fedeli che si trovavano all’interno del luogo sacro. «Più che ladri sono borseggiatori -spiega don Davide- hanno agito nel piazzale, ma si sono verificati anche due casi in Chiesa, nei confronti di fedeli che erano all’interno». Per quanto riguarda l’entità dei furti, ai due in Chiesa sono stati portati via 200 euro circa a testa.

Poi sussurra: «Il problema è che ci sono dei sospetti sugli artefici di tali gesti. Ed è un continuo. Ci sono stati vari tentativi andati a vuoto negli ultimi giorni. È un problema anche per i negozi vicini; speriamo che intervengano». Non è la prima volta, del resto, che dei luoghi di culto della città vengono presi di mira. Ad esempio, lo scorso ottobre è stato colto in flagranza dalla compagnia di Montebelluna un ladro che aveva rubato nel tempietto di via XXX aprile, quello vicino al Duomo. E, in tempi recenti, la stessa situazione si è verificata anche nel Duomo stesso, dove una ladra è stata scovata grazie anche all’aiuto delle telecamere.

IL BILANCIO Ma l’altra sera è stata pesante non solo all’interno della Chiesa e sul sagrato, ma anche in alcune case private, in particolare in via Carso ed in via Sabotino. «Eravamo fuori casa -spiega una famiglia che abita in via Carso- i ladri hanno agito indisturbati fra le 19,30 e le 20,30. Per prima cosa hanno rotto la recinzione allo scopo di poter agevolmente introdursi nella proprietà. Poi hanno messo fuori uso le luci del giardino per poter agire liberamente, abbiamo trovato le plafoniere per terra. Quindi sono entrati dopo aver forzato con un piede di porco la finestra della cucina. Hanno aperto tutti i cassetti, messo sotto sopra la biancheria delle camere e tutte le carte del salotto, spostato i quadri forse alla ricerca di una cassaforte. Alla fine sono riusciti a rubare solamente qualche orecchino, scegliendo fra l’altro quelli di maggior valore. Ma, indubbiamente, puntavano ad altro».

RAPIDA SUCCESSIONE Mentre i carabinieri intervenivano in via Carso, è arrivata notizia di un secondo furto in via Sabotino. E anche in quel caso sembra che il problema non sia l’entità del furti. Si racconta anche di qualche garage preso di mira. «Tale zona è alle prese con il problema già dall’estate scorsa -dice Michele Toaldo, presidente del consiglio, di Caonada- La sensazione già nei mesi scorsi era che i ladri usassero la tradotta come luogo di vedetta per agire nel momento migliore. Dopo l’estate sembrava che il problema si fosse fermato. Invece non è così. Comunque abbiamo informato di tutto le forze dell’ordine».

Ultimo aggiornamento: 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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