Caro benzina e bollette, tanti i ricorsi: «Inevitabili anche gli aumenti sui beni di consumo»

Martedì 10 Gennaio 2023 di Marco Gasparin
Caro benzina e bollette, aumenti inevitabili anche sui beni di consumo

TREVISO - Il caro benzina preoccupa, e non poco, le associazioni dei consumatori della Marca, che paventano a stretto giro le ricadute sui beni di consumo. Rincari che si andranno a sommare all'inflazione e ai costi ancora alti delle bollette di luce e gas: se la previsione è che nel giro di qualche mese questi inizieranno a scendere, al momento la situazione non è certo rosea. Senza contare le società che sottopongono ai clienti contratti truffaldini. «Saltato il taglio delle accise sul carburante di 18,3 centesimi, uno l'aumento dei prezzi se lo poteva anche aspettare con il prezzo del petrolio rimasto stabile - è la riflessione di Stefano Bellotto di Adiconsum - Peccato però che sia in calo notevolissimo da settembre scorso; solo negli ultimi due mesi il Brent è diminuito del 25% ma non mi risulta che la benzina sia calata del corrispettivo. Quindi le aziende di distribuzione ci stanno guadagnando. Il governo cosa può fare? Intervenire presso Eni e Ip, quelle che lei controlla.

Intanto però il problema non si esaurisce a chi deve usare l'auto, ma si estende ai costi di trasporto delle merci. Ci attendiamo un aumento sui beni finali. La gente se ne accorgerà».

Le difficoltà tra caro carburante, bollette e costi

Con l'ultimo aggiornamento dell'Arera, rileva Federconsumatori, ai primi di gennaio il prezzo dell'elettricità è diminuito del 19,5% rispetto al mese precedente, mentre il gas è aumentato del 23,3%. «In questo caso - spiega Claudia De Marco - Se non ci saranno sostanziali variazioni, siamo comunque di fronte a un rincaro del 64% rispetto ai 12 mesi dell'anno precedente». E i cittadini continuano a farsi sentire: «A Treviso continuiamo a ricevere chiamate su chiamate, decine al giorno, per le bollette - conferma De Marco -. Più o meno la metà di richieste che riceviamo. E stanno iniziando ad arrivarci richieste per gli aumenti delle rate dei mutui a tasso variabile. È il nuovo fronte che sta affrontando il settore risparmio. Anche qui vale la stessa raccomandazione per i contratti relativi l'energia: fare attenzione e non fare scelte precipitose, sulla base della preoccupazione. Bisogna valutare bene tutti gli aspetti, visto che parliamo di periodi molto lunghi». Anche da Adiconsum le bollette restano un tema caldo: «Ne contestiamo molte, soprattutto per quanto riguarda i costi di vendita: c'è chi fa pagare 80 euro di costi di vendita a fronte di 27 euro di costo di energia. In un caso, ad esempio, su sei bollette riusciamo a recuperare 500 euro. Se un anno fa dovevamo argomentare, adesso non serve neppure negoziare: le società in questione restituiscono subito». Questa facilità lascia pensare che a fronte dei tanti che stanno presentando reclami ci sia un alto numero di persone che continua a pagare: «Noi stimiamo che su 10 utenti con un problema alle bollette, otto si rendano conto del problema; di questi, sei decidono di tutelarsi, tre dei quali attraverso le associazioni di consumatori». Quindi quattro su dieci continuano a pagare cifre spesso improponibili. «Se la gente non si arrabbia non ottiene i propri diritti. Lo diciamo subito a chi lamenta bollette alte: non fermatevi alla cifra da pagare, guardate quanto vi fanno pagare di energia e quanto di altri costi. Poi ci sono i contratti irregolari, come quelli fatti al telefono. Abbiamo il caso di una 87enne a cui hanno letto il contratto al telefono: 12 pagine in meno di tre minuti. È impossibile. E così abbiamo potuto stornare il contratto, le spese e i consumi. Questa è la situazione».

I consigli

«Ora tutti sono concordi a dire che ci sarà una riduzione del costo dell'energia - riflette Bellotto -: perché l'inverno è stato mite, le scorte si sono abbassate, ci sono stati diversi canali di approvvigionamento. Purtroppo però resteranno le scorrettezze di alcuni operatori. Il consiglio è di fare attenzione e leggere bene le bollette, e se siete in dubbio rivolgetevi a noi». Federconsumatori mette in guardia: «La cosa a cui fare attenzione in questa fase sono le modifiche unilaterali dei contratti e anche a quelle dei contratti a scadenza. Attenzione a ciò che viene proposto, perché nonostante la riduzione recente dell'elettricità, ad esempio, non ci risulta che le nuove proposte tengano conto della diminuzione; inoltre molte aziende tendono a bloccare il prezzo non solo per un anno, ma anche per quattro, con i prezzi di ora. Considerate le tariffe è quasi un suicidio. Vero è che poi si può cambiare operatore, ma in questa fase non è certo il caso di firmare contratti pluriennali che bloccano il prezzo».

 

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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