ALTIVOLE (TREVISO) - Un asilo in piena attività. In zona rossa, incurante dei divieti. E così è scattata la chiusura, con tanto di sanzione. È accaduto ieri mattina nel Trevigiano, ad Altivole.
LE REAZIONI
«Stupisce e spiace aver scoperto che, proprio in un momento in cui siamo tutti chiamati a rispettare le regole per il bene pubblico, si sia cercato un escamotage - dice il sindaco di Altivole, Chiara Busnardo - L'apertura di un'attività in zona rossa mette a rischio la sicurezza che tutti dobbiamo contribuire a garantire». La polizia locale ha chiesto l'elenco dei genitori dei bambini presenti, che però non sono stati sanzionati, in quanto si sono affidati al servizio in buona fede. La presidente dell'associazione Cinzia Ravanello si difende. «Dopo il Dpcm del 2 marzo abbiamo fatto delle verifiche con i nostri consulenti e da quanto abbiamo appurato la nostra attività poteva proseguire, in quanto non educativa, bensì ludico-ricreativa. Le volontarie stavano operando in sicurezza, nel rispetto delle norme sul distanziamento. Erano all'aperto, con bambini suddivisi in gruppi su spazi molto grandi e distanziati. Tutto avveniva alla luce del sole, anche perché stavamo aspettano la visita della polizia locale per lo scivolo».