ZERO BRANCO (TREVISO) - La storia del mercato storico di Zero Branco, la cui prima attestazione risale al 16 novembre 1797, quando la Municipalità provvisoria di Mestre autorizzò ad «istituire in Villa di Zero un mercato settimanale, in giorno di sabato», si arricchisce di un nuovo capitolo: dal mese di settembre diventerà smart. Il Comune, infatti, doterà i propri uffici di un’applicazione per la gestione di mercati e fiere che consentirà all’ufficio commercio e a quello polizia locale, di svolgere “da remoto” tutte le incombenze connesse al mercato stesso, favorendo la comunicazione con gli operatori ambulanti e la popolazione.
Il mercato diventa smart, ecco come funziona
Sarà così possibile per i commercianti accedere alla gestione delle varie documentazioni, come il monitoraggio delle scadenze per il rinnovo delle concessioni e la possibilità di un “self check-in”. Inoltre, avranno l’occasione di interagire con i potenziali clienti che, collegandosi, potranno conoscere in tempo reale gli operatori presenti e le rispettive proposte di vendita oltre che eventuali modifiche alla viabilità o alla posizione del mercato stesso. La soluzione ha come obiettivo digitalizzare e snellire i processi burocratici e le risorse dedicate alla loro gestione, comunicare efficacemente con i venditori e centralizzare le informazioni provenienti dai diversi uffici in un unico luogo virtuale. «Sostenere la microeconomia locale significa anche investire in nuove tecnologie pensate per migliorare ulteriormente il servizio dell’amministrazione pubblica, anche in un ambito apparentemente tradizionale com’è quello di un mercato - sottolinea Amedeo Requale, assessore alle attività produttive del comune - il mercato storico di Zero Branco è un punto di riferimento non solo per la nostra comunità, ma anche per i comuni vicini e soprattutto è sinonimo di socialità. Per questo stiamo lavorando da tempo per rafforzarne il prestigio e l’attrattività, a favore della piccola imprenditoria e parallelamente della fruibilità da parte delle persone: in questo senso sono andate le modifiche alla disposizione dei banchi, dettate anche dalla pandemia, con spazi più ampi, accoglienti e fruibili. Vi è l’intenzione, inoltre, di andare a stabilizzare la situazione di 15 operatori precari con un nuovo bando per l’assegnazione dei posteggi liberi».
