QUINTO (TREVISO) - Da una parte l’allora titolare della pizzeria da asporto Zeus di via Ciardi a Quinto di Treviso e un suo dipendente che dicono di essere stati aggrediti. Dall’altra due fratelli, indicati dalle vittime come gli autori del pestaggio, che sostengono invece di essere loro le vittime. Da quelle denunce incrociate si è passati a un unico procedimento penale per rissa che si è aperto ieri mattina in tribunale a Treviso. Alla sbarra, appunto, 4 persone, tutte di nazionalità kosovara: Imer Berisha, 49 anni, titolare della pizzeria all’epoca dei fatti, il pizzaiolo Adem Morina, 25 anni, entrambi residenti a Quinto, e i fratelli Salih e Albert Buzhala, 31 e 30 anni, residenti a Treviso.
LA VICENDA
Era l’8 dicembre 2018 quando si sono svolti i fatti contestati. Il giorno precedente i due fratelli si erano recati nel locale per avere informazioni su un ex dipendente della pizzeria: dicevano che volevano trovarlo perché aveva picchiato un loro zio. Ma il titolare aveva detto di non sapere dove abitava e dove lavorasse. Il giorno successivo i due fratelli tornarono allo Zeus, e ben presto gli animi si scaldarono. Erano le 17.30, e titolare e pizzaiolo stavano preparando gli impasti per la sera. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto, fatto sta che Berisha e Morina hanno raccontato di essere stati presi a sprangate dai fratelli Buzhala e di aver reagito colpendo a loro volta utilizzando le pale per tirare fuori le pizze dal forno. Di certo c’è che il parapiglia ha richiesto l’intervento immediato dei carabinieri.
L’INTERVENTO
Al loro arrivo i militari hanno trovato soltanto il pizzaiolo e il suo dipendente. Portati in ospedale, il primo ha riportato un trauma cranico, ferite multiple al cuoio capelluto e una contusione alla mano sinistra giudicate guaribili in 10 giorni di prognosi, mentre il secondo un trauma cranico con ferite al volto giudicate guaribili in 7 giorni. Salih Buzhala, invece, aveva raggiunto da solo il Ca’ Foncello per una ferita alla testa giudicata guaribile in 7 giorni di prognosi. Da lì scattarono le indagini, con i quattro protagonisti che a coppie hanno sporto denuncia. La Procura, analizzati i fatti, ha infine deciso di spedire tutti quanti davanti al giudice per rispondere del reato di rissa.