Nel parco giochi della scuola per ricordare Marco, Filippo e Michael

Martedì 2 Novembre 2021 di siamo ora, e da quello che torneremo a essere». Marco Scarazzatti
Nel parco giochi della scuola per ricordare Marco, Filippo e Michael

ROVIGO È di oltre mille euro l'importo raccolto sabato sera, per le famiglie di Marco Stocco, Filippo Bettarello e Michael Zanforlin, in occasione della partita di calcio dei sedicesimi di finale del trofeo Regione Veneto di Prima categoria, tra Rovigo e Borgo Veneto.

Allo stadio Francesco Gabrielli è stato anche osservato un commovente minuto di silenzio, con le due squadre raccolte a centrocampo e l'arbitro in mezzo in attesa di dare il fischio d'inizio. Sono seguiti poi applausi da parte dei giocatori, delle due panchine e ovviamente anche del centinaio di persone in tribuna. «Abbiamo provveduto a devolvere l'incasso della gara alle tre famiglie dei ragazzi scomparsi mercoledì notte - afferma il direttore generale del Rovigo, Andrea Bimbatti - anche il Borgo Veneto ha voluto contribuire, donando la sua parte d'incasso. In aggiunta è stata fatta una raccolta libera, tra dirigenti e allenatori della nostra società. La cifra sarà divisa per tre».


L'INIZIATIVA

Intanto, dopo la grande partecipazione alla fiaccolata svoltasi sabato sera, successivamente ai funerali di Marco, Filippo e Michael, tra piazza Vittorio Emanuele, corso del Popolo e la chiesa di San Bartolomeo nel quartiere di San Bortolo, domani sera ci sarà un momento di preghiera nel parco giochi della scuola Fermi di Boara Pisani.
Lì dove i tre giovani hanno lasciato i loro sorrisi, chissà se i loro primi amori, di certo una montagna di sogni. Erano molto conosciuti nelle due Boara, divise dal ponte dell'Adige, ma unite sotto tanti aspetti. A Boara Polesine si vedevano spesso Marco, Filippo e Micheal, al bar Vanilla Caffè. Il nonno di Michael è volontario nella protezione civile di Boara Pisani. Ecco spiegato il motivo del ritrovo anche nel paese della Bassa padovana.


PAROLE DI DOLORE

Tra i messaggi e le partecipazioni a questa tragedia, vi è anche quella del noto cantante e giornalista, originario di Mestre, ma residente a Padova, Leandro Barsotti, che ha ricordato con un pensiero struggente le tre vite spezzate dall'incidente stradale. «Abbracciato stretto alla bara del figlio, come se l'amore potesse oltrepassare il tempo e la materia, per compiere un miracolo congiungendo due anime. Un momento prima assapori il gusto della felicità. E poi tutto cambia, tutta la luce che c'era diventa il buio. Vorresti negare la storia. Prendere questo film che si chiama la nostra vita, portarlo al regista e dirgli: cambia, questo episodio non può esserci, è disumano. Vorresti arrabbiarti con questo regista, fosse anche Dio in persona, e urlargli tutto il tuo dolore in faccia. E invece stai lì, aggrappato a tre bare bianche, piene di fiori che appassiranno, e coperte dalle magliette delle partite di calcio dove quei ragazzi passavano tutte le emozioni dei loro cuori: la gioia, la rivincita, la ribellione, la forza, la libertà. Ci sarà un giorno in cui questo dolore si trasformerà, alla ricerca di un senso. Il profumo di una vita che dà e toglie. Il rumore del mondo che gira nonostante noi. L'alba di un giorno nuovo dove tutto ricomincia. Sempre. Da ciò che eravamo, da ciò che

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