C'era marijuana nell'auto dei tre ragazzi morti nello schianto. Marco, 2 incidenti in 2 mesi

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Francesco Campi
Il platano dello schianto
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ROVIGO - Domani sarà il giorno dell'ultimo doloroso saluto a Marco Stocco, Filippo Bettarello e Michael Zanforlin, i tre giovanissimi rodigini morti martedì poco prima di mezzanotte, nel drammatico incidente sulla Provinciale 27, che conduce alla frazione più popolosa di Rovigo, Grignano Polesine.

La città e l'intera provincia sono ancora provati dalla tragedia che ha spezzato simultaneamente tre giovani vite. Le tre famiglie segnate dal profondo lutto hanno acconsentito alla celebrazione di un funerale congiunto che sarà celebrato dal vescovo di Rovigo Pierantonio Pavanello, alle 15.30, nel santuario della Madonna Pellegrina, la chiesa parrocchiale della Commenda, il quartiere dove viveva Filippo, ma soprattutto abbastanza capiente, considerando anche la grande piazza antistante per accogliere la folla di persone che si ritiene possa partecipare alla cerimonia. Per la giornata di domani il sindaco Edoardo Gaffeo ha proclamato il lutto cittadino.

LA FIACCOLATA

Oltre alla cerimonia funebre, gli amici dei tre ragazzi hanno organizzato anche un ulteriore momento di ricordo e saluto, una fiaccolata che, partendo alle 20 da piazza Vittorio Emanule II, attraverserà una parte del centro della città. Marco aveva 18 anni, Filippo e Michael 17 ed erano tutti insieme nella Ford Ka che è uscita di strada andando a cozzare con violenza contro una grossa acacia sul ciglio della corsia opposta. A bordo anche un quarto ragazzo, appena 16enne, l'unico a salvarsi, seppur gravemente ferito. Le sue condizioni, tuttavia, sono gradualmente migliorate, al punto da essere stato dichiarato fuori pericolo: «Mio figlio è stato miracolato, ha tutte le ossa del viso fratturate, ha anche un trauma toracico, ma danni interni non ce ne sono», spiega la madre, che non nasconde tuttavia il dolore per la morte degli amici del figlio, che ben conosceva: «Mangiavamo assieme, li portavo fuori con me, venivano a dormire a casa mia, c'era grande confidenza tra di noi». Già il 3 settembre Marco, che aveva preso la patente il 25 agosto e l'altra sera era alla guida della Ka, aveva fatto un incidente, con una Polo, riportando la frattura del bacino. Martedì sera nell'auto è stata trovata anche un po' di marijuana. Ma nulla rileva più, nulla può ormai cambiare il destino fatale che ha strappato alla vita tre ragazzi esuberanti, che erano in quella fase della vita in cui tutto sembra possibile. Ma non morire. Anche dal punto di vista penale non sarà aperto alcun fascicolo, perché la morte estingue ogni eventuale reato. Anche il tratto di strada interessato dall'incidente, in leggero declivio dopo un cavalcavia ferroviario e con una doppia semicurva, dove già il 23 gennaio 2018 si era verificato un altro incidente dagli esiti tragici, costato la vita ad un 38enne uscito di strada e precipitando giù dalla carreggiata, è stato valutato come sicuro dal pm di turno, il sostituto procuratore Francesco D'Abrosca, che nell'immediatezza ha effettuato di persona un sopralluogo, alla luce dell'asfalto rifatto da poco, della segnaletica ben visibile e della presenza del guardrail. 

 

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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