Incidente mortale a Grignano. Marco, Michael e Filippo: uniti da calcio e scuola

Giovedì 28 Ottobre 2021 di Marco Scarazzatti
Incidente mortale a Grignano. Marco, Michael e Filippo: uniti da calcio e scuola

ROVIGO - Il lutto cittadino per la tragica morte di Marco Stocco, Michael Zanforlin e Filippo Bettarello. È la richiesta e l'attesa che viene da più parti, da Boara Polesine al mondo del calcio, per la scomparsa dei tre giovani rodigini. Ragazzi uniti dall'amicizia, nata nella frazione e nello sport, così come a scuola, e l'affacciarsi alla vita adulta con anche i primi lavori. Marco Stocco, 18 anni di Boara Polesine, lavorava infatti alla pizzeria da Roberto nella frazione e aveva da poco preso la patente. Michael Zanforlin e Filippo Bettarello erano legati, come detto, da un'amicizia nata sui banchi di scuola dell'Enaip di Rovigo, l'istituto professionale che forma i giovani in vari settori lavorativi. Michael, 17 anni, era nato a Boara e la famiglia è nota anche per il fatto che il nonno è nella Protezione civile. Aveva frequentato per tre anni all'Enaip la scuola di meccanico. Anche Filippo, 17 anni, era nato a Boara e frequentava il secondo anno all'Enaip, seguendo il corso per addetto alle vendite.
Due dei tre giovani morti avevano giocato a calcio.

Marco, classe 2003, era nato calcisticamente nelle giovanili del Ras Commenda, nella stagione 2015-2016, era un esterno destro e indossava la maglia numero 11. Era poi passato nel 2017 negli Allievi del Rovigo Asd, dove ha giocato per due stagioni, fino al 2019, poi ha smesso. Michael, nato nel 2004, militava nel Rovigo Asd nel 2017, sempre in attacco. Aveva una sorella più piccola di nome Asia e abitava a Buso, anche se la sua famiglia era in parte originaria di Boara Polesine. Filippo, anch'egli del 2004, era l'unico che non aveva seguito gli amici nel calcio. Viveva con la sorella dopo aver perso la madre. Nell'auto c'era anche l'amico sedicenne N.M., che ha riportato gravi fratture ed è ricoverato in Rianimazione a Rovigo, ma non è in pericolo di vita. Anch'egli aveva giocato a calcio, negli Allievi del Rovigo, prima di smettere circa un anno fa, pur risultando ancora tesserato.


IL RICORDO

«Negli anni in cui i tre ragazzi giocavano a calcio c'era il Città di Rovigo come prima squadra, militante nel campionato provinciale di Terza categoria - spiegano i dirigenti di allora, Fabio Vanini e Luca Crivellin - una società diversa dall'attuale Rovigo Calcio di Prima categoria, nata dalla fusione tra Boara Pisani di Prima e Rovigo Asd giovanile. Entrambi abbiamo seguito la squadra degli Allievi del Rovigo Asd, quando c'era come allenatore Alessandro Rossi. Il ricordo più bello che abbiamo è stato quando siamo andati a fine dicembre 2018 a Coverciano e poi a trovare Paolo Rossi. Ci ricordiamo più di Stocco, giocatore veloce, sulla fascia, che andava facilmente al tiro, grande presenza agli allenamenti, veniva con lo scooter con qualsiasi condizione climatica. Il padre Umberto era dirigente con noi, un grande comunicatore negli spogliatoi. La società di allora era presieduta da Antonio Cittante e il vice era Alberto Garbellini. Nel 2019 hanno smesso di giocare, Stocco ha iniziato a consegnare le pizze. Consegnandole era caduto, lo scorso anno durante l'inverno, e si era fatto male al ginocchio. Il sabato sera erano sempre insieme in piazza a Rovigo. L'amicizia con tutti gli ex compagni di squadra era così grande, che i ragazzi di quella formazione stanno organizzandosi per essere presenti ai funerali, assieme ai vertici del Rovigo Calcio, vestiti con la maglia di allora. Sul feretro ci sarà la maglia del Rovigo, firmata da tutti gli ex compagni, con il numero 11 di Stocco».


Bruno Bernardinello è un allenatore, esperto di calcio giovanile e ha allenato tre dei quattro ragazzi coinvolti nel sinistro notturno. «Conoscevo molto bene Marco, Michael e anche il sedicenne rimasto ferito. I primi due in particolar modo erano ragazzi molto volenterosi, che pur essendo molto esili e piccoli rispetto ai loro coetanei, avevano saputo mettersi in luce come attaccanti. Erano molto veloci. Due bravi ragazzi che non ci avevano dato alcun tipo di problema. Poi hanno deciso di smettere e non li ho più visti. Il terzo ragazzo ha giocato in difesa fino a un anno fa, poi non si è più presentato». Per rispetto del dolore delle famiglie, il Rovigo Calcio ha deciso di annullare le amichevoli in programma nel fine settimana, visto che i campionati sono fermi. E si pensa a organizzare dei tornei in loro memoria.

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