LENDINARA - Essendo un prototipo era pressoché impossibile da vendere. E infatti, nonostante vari tentativi, la "ProtoGini", usata in pista dal pilota Pierluigi Begossi, del Motoclub dei Rapaci, che gli era stata rubata nella notte sabato 17 e domenica 18 febbraio scorsi, non è stata acquistata da nessuno ed è fortunatamente tornata nelle mani del legittimo proprietario. Un giro tortuoso che lo stesso pilota racconta un po' con il freno tirato: «Qualcuno, sapendo dove era la moto, ci ha contattato e ci ha permesso di recuperarla.
LA SEGNALAZIONE
La segnalazione risale al pomeriggio di venerdì e sabato pomeriggio è stata recuperata. Il prezzo al quale era stata messa in vendita era di 2mila euro. Una moto che, come aveva spiegato lo stesso Begossi «quella moto è unica e quindi riconoscibile. E anche volendo smembrarla e vendere i pezzi è la stessa cosa, perché molti sono fatti artigianalmente, al tornio. Si tratta di un prototipo al quale stiamo lavorando da tempo e dovevamo andarla a testare a Pomposa. Per noi è il frutto di duro lavoro, di passione, di prove, di un percorso per arrivare alle gare. Chi l'ha rubata non so sinceramente cosa se ne possa fare ».
TENTATA VENDITA
Eppure chi l'ha rubata ha davvero provato a venderla. Ma, soprattutto, l'ha usata su strada di notte, nonostante trattandosi di un modello da agonismo avesse le gomme lisce e fosse non solo senza targa ma anche senza fari. La curiosità è proprio che per spostarsi al buio erano stati applicati dei fanalini posticci, di quelli da bicicletta. «Roba da non credere», commenta Begossi che aggiunge come la moto fortunatamente non sia stata danneggiata, «sono caduti, ma fortunatamente non ci sono stati danni seri e la moto è a posto». Pronta per la pista dove scenderà già domenica prossima: «Faremo finalmente il test a Pomposa che era saltato per il furto spiega il pilota - poi a metà marzo andremo a provarla anche a Varano prima dell'inizio della stagione, con il primo round il 4 e 5 maggio a Vallelunga».