ROVIGO - Lo scrittore britannico Terry Pratchett affermava: “C’è musica in tutto, se sai come trovarla”.
E la Fondazione Cariparo, il Comune e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, sulla scia di questo pensiero, hanno avuto l’idea vincente di promuovere la mostra a Palazzo Roverella, dal titolo “Vedere la musica. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie”. Aperta il 26 aprile, affidata al curatore Paolo Bolpagni, la mostra sarà a disposizione del pubblico fino al 4 luglio.
Un percorso musico-pittorico che ha già registrato 2.500 visitatori. Ad accoglierli una lunga storia di relazioni, intrecci e corrispondenze, evidenziando le infinite, originali sfaccettature delle interazioni tra l’elemento musicale e la pittura, la scultura e la grafica, proponendo esempi emblematici, fino a dar vita così una mostra-spettacolo di assoluto fascino.
L'EVOLUZIONE
“Il viaggio” parte alla fine del XIX secolo: «In tutta Europa emerse un filone artistico ispirato alle opere e alle teorie estetiche del compositore carismatico e affascinante com’è stato Richard Wagner: i miti nibelungici, la leggenda di Tristano e Isotta, l’epopea del Graal, il tutto spesso condito di implicazioni esoteriche – spiega Bolpagni -. Dal primo decennio del Novecento, però, la riscoperta di Johann Sebastian Bach e il fascino esercitato dalla purezza dei suoi contrappunti, si sostituiscono al modello wagneriano, non solamente in campo musicale. Infatti, il cammino in direzione dell’astrattismo troverà riscontro nell’aspirazione della pittura a raggiungere l’immaterialità delle fughe di Bach, alluse nelle opere di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Frantisek Kupka, Félix Del Marle e molti altri».
SACELLI DELLA LIRICA
A palazzo Roncale, è poi in contemporanea disponibile, fino al prossimo 27 giugno, la mostra “Quando Gigli, la Callas, Pavarotti… Teatri Storici del Polesine”. Qui le presenze registrate a metà maggio sono state 1.200, sempre dal 26 aprile, giorno di apertura. Questo secondo evento, accoglie il visitatore tutt’intorno con la musica, i suoni, le rappresentazioni multimediali, tridimensionali, in un viaggio indimenticabile, dove esiste tutto tranne che la staticità.
POLESINE RICONOSCENTE
L’amore di un territorio per l’opera e il balletto, il coinvolgimento di una comunità operosa e appassionata d’arte, la fioritura di teatri preziosi come gioielli, l’emozione di debutti esaltanti come quello di Beniamino Gigli, e di concerti indimenticabili di artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Antonio Cotogni, Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato e Katia Ricciarelli, fino alla crisi economica e il definitivo tramonto di un’epoca d’oro, rappresentano il filo conduttore dell’evento.
Tanti visitatori alle mostre in città: battono anche il Covid col boom di ingressi
Venerdì 21 Maggio 2021 di Elisabetta ZanchettaLa Fondazione Cariparo sta valutando l’idea di estendere la visione delle due mostre con aperture serali. Tutto è legato alle norme nazionali a tutela della salute pubblica. Ma Covid permettendo, già oggi i dati registrati nelle presenze si stanno dimostrando davvero lusinghieri.