L'EVENTO
Ci sono ancora pochi giorni, fino al 12 marzo, per poter visitare la

Venerdì 5 Marzo 2021
L'EVENTO Ci sono ancora pochi giorni, fino al 12 marzo, per poter visitare la
L'EVENTO
Ci sono ancora pochi giorni, fino al 12 marzo, per poter visitare la mostra a palazzo Roverella Marc Chagall. Anche la mia Russia mi amerà. L'evento si sarebbe dovuto chiudere il 14 marzo, domenica, ma il Dpcm in vigore non consente l'apertura di mostre e musei durante i fine settimana. L'evento, promosso dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l'Accademia dei Concordi, ha accolto l'entusiasmo del pubblico. E resta davvero poco tempo per visitarla, a fronte di un fiume di persone che vorrebbero entrare nelle sale del palazzo.
Gli organizzatori confermano che la mostra non potrà subire proroghe per l'apertura e il numero di visitatori che possono entrare al Roverella, per fasce orarie, è strettamente contingentato a seguito sempre della normativa di contenimento del Covid. L'unica soluzione per rispondere alle centinaia di richieste di chi chiede di ammirare Chagall, è stata individuata, da parte della Fondazione Cariparo, nell'estensione dell'orario per le visite fino alle 21, nella settimana che va dall'otto al 12 marzo. Orario che tiene conto del tempo richiesto per una normale visita e che consente al visitatore di rientrare a casa entro tempi compatibili con le norme in vigore.
NUOVO APPUNTAMENTO
Nel frattempo si lavora dietro le quinte per organizzare Vedere la musica. L'arte dal Simbolismo alle Avanguardie che si potrà ammirare al Roverella dal primo aprile al 4 luglio. A cura di Paolo Bolpagni, l'evento proporrà il racconto di relazioni, intrecci e corrispondenze tra l'elemento musicale e le arti visive, nel periodo che va dall'affermazione, alla fine del XIX secolo, in tutta Europa, di un filone pittorico ispirato alle opere di Richard Wagner. Nel 1902, infatti, la Secessione di Vienna dedicò una mostra a Ludwig van Beethoven. Con l'arrivo delle avanguardie, poi, soprattutto dagli anni Dieci del Novecento, i suoni di Johann Sebastian Bach diventarono modello e paradigma per la pittura di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Frantisek Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri. E via via, passando per il Cubismo, il Futurismo, il Neoplasticismo, fino al Dadaismo e al Surrealismo, la musica si confermò un riferimento assoluto, divenendo centrale in Kandinskij e Klee non meno che per altri protagonisti delle avanguardie europee.
Gli esempi emblematici di questa fusione delle arti creeranno al Roverella l'atmosfera nella quale inserire una mostra-spettacolo di fascino che di sicuro non passerà inosservata da parte di tutti gli appassionati.
Per informazioni, è a disposizione il sito www.palazzoroverella.it o chiamare il numero 0425/460093.
Elisabetta Zanchetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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