Da vent'anni a teatro, Lusiani in festa nel ricordo di Luca Traina

Domenica 9 Ottobre 2022 di Ilaria Bellucco
La compagnia I lusiani festeggia i venti anni di attività

LUSIA - Vent’anni di divertimento sul palcoscenico e dietro le quinte, venti candeline per un percorso composto da undici commedie per far sorridere il pubblico. È un compleanno importante quello celebrato dalla compagnia teatrale I Lusiani, riunita nel ristorante Lago dei Cigni di Ca’ Zen di Lusia per una festa cui hanno preso parte rappresentanti della Fita (Federazione italiana teatro amatoriale) come il presidente regionale Mauro Dalla Villa e la presidente provinciale Roberta Benedetto, l’intera giunta comunale capeggiata dal sindaco Luca Prando, il parroco don Antonio Rossi e la presidente della Pro Loco di Lusia Marilena Marchetto, oltre a tanti amici, simpatizzanti e sostenitori.
Non è stata una conviviale qualsiasi, ma una serata frizzante com’è nello spirito della compagnia: ad animarla sono stati degli intermezzi teatrali in costume tratti da alcune commedie rappresentate negli anni, “Sior Todero Brontolon”, “Truffaldino servitore di due padroni” e “La Fortuna con la Effe Maiuscola”. 


I VERTICI DELLA FITA
Il gruppo di appassionati attori ha dedicato la festa al ricordo dell’amico e componente della compagnia Luca Traina, scomparso sei anni fa in un incidente stradale. La moglie e i due figli hanno partecipato alla serata gioiosa che I Lusiani hanno voluto dedicare a Luca. «Una serata proprio com’era lui, sempre con il sorriso», dicono.
L’importante traguardo per la compagnia è stato sottolineato dalla targa consegnata dal presidente Fita regionale agli attori e dal dono dell’Amministrazione comunale, un orologio in vetro realizzato dalla vetreria artistica Fratelli Tomanin con lo stemma del Comune di Lusia.
La compagnia teatrale è nata nel 2002 per geniale intuizione di Delfina Sgobbi, una maestra in pensione che voleva creare un gruppo capace di divertire divertendosi.

Oggi l’obiettivo resta lo stesso, quello di far trascorrere qualche ora di spensieratezza e divertimento al pubblico proponendo commedie appartenenti a generi e tempi storici diversi senza mai cedere alla volgarità.


LA STORIA
Il debutto è datato 25 maggio 2002 nel teatro parrocchiale di Lusia con l’opera goldoniana del “Sior Todero Brontolon”, che ha riempito la sala oltre la capienza consentita e il sostegno del parroco don Settimo Malin, che vede finalmente realizzarsi il desiderio di un teatro parrocchiale vivo. Da allora I Lusiani hanno messo in scena una dozzina di commedie, tra cui le apprezzate opere originali scritte da Delfina Sgobbi “Belo o Bruto col ga i schei el ga tuto” e “El paron so mi ostrega”.
Nel percorso ventennale costellato di successi, la compagnia ricorda in modo particolare la serata del 2 aprile 2005 in cui presentò per la prima volta “La Fortuna con la Effe Maiuscola” di Edoardo De Filippo e, a pochi minuti dall’entrata in scena con la platea gremita di gente in attesa, arrivò la notizia della morte di Papa Giovanni Paolo II. Dopo un attimo di smarrimento, col sostegno del parroco don Fabio Bolognesi, la compagnia decise di esibirsi comunque, memore del passato da attore del pontefice, riscuotendo applausi.
Dopo lo stop imposto dalla pandemia, la compagnia ha ripreso l’attività nel 2021 portando in scena il “Comicarosello”, opera composta da sketch teatrali degli anni ‘60, ‘70 e ‘80 con protagonisti Mondaini e Vianello, Walter Chiari, Erminio Macario, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e Gigi Proietti, ampiamente apprezzata dal pubblico pur differenziandosi dalla commedia tradizionale.

Ultimo aggiornamento: 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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