Loreo. Cinque spacciatori condannati a oltre nove anni per decine di cessioni di cocaina

Venerdì 17 Novembre 2023 di Francesco Campi
I carabinieri che avevano effettuato alcuni degli arresti

LOREO (ROVIGO) - Più volte finiti nelle maglie dei carabinieri per i loro giri di spaccio di hashish e cocaina nel Basso Polesine, ieri sono stati condannati in primo grado dal giudice Giulio Borella ad oltre 9 anni complessivi per decine di cessioni che risalgono al biennio 2017-2018, quasi tutte nella zona fra Tornova, Ca' Negra, e Cavarzere, ricostruite dai carabinieri con lunghe indagini che hanno mappato, nome per nome, anche tutti i consumatori che si rifornivano di droga dai pusher, qualcuno anche quotidianamente, venendo poi tutti interrogati.

GLI IMPUTATI

Si tratta di Mustapha Rissafi, detto "il biondo", 41 anni, residente a Taglio di Po, condannato a 8 mesi per alcune cessioni ad un connazionale fra la seconda metà del 2017 e l'inizio del 2018, nei confronti del quale è in corso anche un processo per la vicenda dello spaccio all'interno del fast food e kebab "Le Ginette", sulla Romea a Porto Viro, per la quale, in quanto titolare del locale, è stato arrestato nel maggio scorso con l'operazione "Silver plate" dei carabinieri della Compagnia di Adria, esattamente come Said Gharib, 31 anni, residente a Tornova, che ieri invece è stato condannato a 2 anni e 2 mesi, sempre per altri episodi di spaccio, in particolare proprio per i giri che ruotavano intorno a Tornova, per i quali era stato arrestato in flagranza di reato con un blitz dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Adria nel giugno del 2018 insieme a Abderrazak Rissafi, 30 anni, residente a Loreo e titolare di una ditta individuale di coltivazione di ortaggi e meloni, che a propria volta ieri ha ricevuto una condanna di 2 anni e 10 mesi.

Gli altri due condannati, Abdelhak Saidi, 40 anni, e Morad Ennaciri, 29 anni, sempre con residenza a Loreo, con pene rispettivamente di 2 anni e 3 mesi e 1 anno e 2 mesi, sono stati meno presenti nelle cronache degli ultimi anni, ma a quanto pare non meno attivi nello spaccio.

RICHIESTE PESANTI

Per i cinque, il pubblico ministero aveva chiesto condanne pesanti, tutte oltre i 6 anni di reclusione a testa, ma grazie anche alle difese, che i due Rissafi, Ennaciri e Gharib hanno affidato agli avvocati Sebastiano Casolino e Paolo Guidorzi, mentre Saidi all'avvocato Danillo Taschin, sono riusciti a far cadere parte delle accuse relative ad alcuni episodi, nonché ad ottenere la riqualificazione in spaccio di lieve entità, visto che, seppur numerose e reiterate, le cessioni erano sempre di dosi da mezzo grammo o da un grammo, a prezzi rispettivamente di 40-50 euro o 80-100. In pssato Gharib e Abderrazak Rissafi avevano patteggiato rispettivamente 1 anno e 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa; Abderrazak Rissafi aveva invece patteggiato 8 mesi .

Ultimo aggiornamento: 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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