Casa razziata dai ladri nel quartiere San Bortolo, 10 mila euro di danni

Sabato 12 Dicembre 2020 di Marco Scarazzatti
FURTO IN CASA Ecco come si presentava una stanza dell'abitazione razziata

ROVIGO I ladri sono tornati a colpire nel quartiere San Bortolo, che si conferma essere una delle zone più prese di mira nelle incursioni pre serali. 
Una famiglia residente a poche centinaia di metri dal comando della polizia municipale, è stata vittima di un furto particolarmente fastidioso per i danni subiti.
La casa di viale Verona è stata razziata in quasi tutti gli angoli: solo un paio di stanze sono rimaste indenni dalla generale devastazione. 
DANNI INGENTI
«Hanno danneggiato le pareti, rotto dei quadri, rubato anelli in oro e diamanti, collane d’oro, orologi, bracciali, parure di madre perla e corallo, oltre a diversi ciondoli in oro, tutti ricordi di famiglia ai quali io e mia mamma eravamo molto affezionati». 
Il danno economico si aggira sui diecimila euro. Le stanze sono state messe a soqquadro. A raccontare quanto accaduto è Silvia Cavalieri, insegnante di sostegno e psicologa che, nella tarda serata di giovedì, ha postato sulla sua pagina Facebook alcune foto molto eloquenti di quanto accaduto. 
«Dalle 17 alle 19 sono stata impegnata nei consigli di classe - racconta Silvia - siccome il mio fidanzato ha una linea internet migliore, mi sono recata da lui che abita in via Stacche, vale a dire a 400 metri da casa mia. Sono uscita di casa verso le 16.45, chiudendo tutto, tranne una porta finestra. Mia mamma ha fatto ritorno verso le 18.45, trovando l’abitazione sotto sopra. Ci siamo rivolti ai carabinieri, i quali ci hanno trasferito la chiamata alla polizia. Sono comunque tornata a casa prima che arrivassero le forze dell’ordine. Non avevo notato che la porta finestra era stata scassinata, così come non avevo visto subito che sul retro della casa, in giardino, la rete che mi separa dal vicino, era stata rotta. I ladri sono usciti dalla stanza da letto di mia mamma, nella quale sono state viste evidenti impronte di scarpe. In seguito abbiamo constatato che era anche stata scassinata anche la porta di casa. Hanno pure rotto l’album di nozze dei miei genitori. Per fortuna non hanno toccato l’urna con le ceneri del mio padre».
La polizia, chiamata in un secondo tempo verso mezzanotte, si è recata nella vicina via San Vigilio, per vedere se durante la fuga i malviventi avessero perso o abbandonato qualcosa di quanto rubato. 
POLIZIA AL LAVORO
«Hanno notato una telecamera su un’abitazione e vogliono vedere se ci sono delle immagini - ha aggiunto l’insegnante - abitiamo vicino al cimitero, in prossimità di viale Oroboni, che è la strada principale di San Bortolo. Ci è stato riferito che prima di recarsi da noi, i ladri erano stati in via del Cervo, vicino alla caserma dei vigili del fuoco, ma non hanno fatto in tempo a rubare nulla forse disturbati dall’arrivo di qualcuno. Il vicino di casa mi ha raccontato che verso le 18, mentre era rientrato con la figlia, ha visto un tipo sospetto, seduto su un motorino di colore rosso, che era al cellulare fermo a pochi distanti dalle nostre case».
Per la famiglia in questione non si tratta della prima visita, anche se l’altra volta il pericolo era stato evitato. «Il 12 agosto avevano cercato di entrare in casa verso le 22.30 e anche in quella circostanza era sopraggiunta la polizia. Pochi giorni fa una mia vicina ha chiamato il 112 perché per quattro volte si sono presentati finti incaricati dell’Enel. Sempre in viale Verona, nelle case a schiera».
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Ultimo aggiornamento: 07:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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