ROVIGO - La guardia di finanza del Comando provinciale ha sequestrato due aree ritenute inquinate nell'alto Polesine. L'intervento è dovuto alle attività di un imprenditore del settore del commercio di auto che su queste aree aveva abbandonato, secondo gli investigatori, diverso materiale edile, ferroso, contentente amianto, oltre ad autoveicoli e parti di essi non bonificati.
Anche i capannoni utilizzati dall’impresa risultavano, secondo gli inquirenti, ricoperti da materiale apparentemente costituito da eternit, che risultava fatiscente e con parti mancanti.
Ci sono poi ulteriori cautele che devono essere adottate nel trattamento di materiale contente amianto, con particolari modalità di stoccaggio e a cura di imprese autorizzate. È stato quindi richiesto l’intervento di personale dei Vigili del Fuoco e dell’ARPAV di Rovigo per gli aspetti di competenza: quest'ultima prescriverà la bonifica del territorio dall'amianto e dai rifiuti pericolosi. I finanzieri invece, verificata la pericolosità dei rifiuti, confermata in prima battuta dai tecnici intervenuti, hanno proceduto al sequestro penale delle due aree di circa 1.000 Mq, oltre che al sequestro di circa 400 Mq di materiale costituito da Eternit e 8 autoveicoli identificati come “rifiuti speciali”.
La violazione per il possibile reato prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da euro 2.600 ad euro 26.000.
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