Disastro granchio blu. «Ci sono già 1.500 famiglie a reddito zero. E' una calamità»

Il presidente del Consorzio pescatori del Polesine , Luigino Marchesini: "La strada che prevede la promozione della commercializzazione e del consumo del crostaceo non risolve l'emergenza"

Martedì 26 Settembre 2023 di Anna Nani
Granchio blu

PORTO TOLLE (ROVIGO) - «Il granchio blu non sarà mai un'opportunità per il nostro comparto, ma solo una calamità ed un disastro per il territorio. La strada che prevede la promozione della commercializzazione e del consumo del crostaceo è solo un palliativo, non risolverà assolutamente l'emergenza e potrà dare solo un contributo molto marginale». Con queste parole il presidente Luigino Marchesini, esprime la posizione del Consorzio pescatori del Polesine tornando sull'invasione dell'animale alieno che durante l'estate ha distrutto le lagune di Porto Tolle, mandando in crisi un settore trainante per l'economia non soltanto del'estremo Delta, ma di tutto il Polesine e dell'alto Adriatco.


Famiglie a reddito zero per il granchio blu

Il presidente, prima di entrare nel dettaglio delle iniziative che Stato e Regione dovrebbero attuare per dare delle risposte concrete ai pescatori coinvolti, evidenzia: «Il granchio blu è una catastrofe ambientale e, soprattutto, economica, sociale ed occupazionale. Impossibile la convivenza tra granchio blu e molluschicoltura, dato che, già da ora, 1.500 famiglie sono a reddito zero e sarà così per tutto il 2024, dato che è stato devastato tutto il seme che era presente in laguna».


Come combattere la specie aliena?


Marchesini quindi elenca le richieste alle istituzioni, partendo dall'attivazione dello stato di emergenza: «Solo attraverso questo strumento si potrà far fronte a questa situazione drammatica che ha messo in ginocchio tutto il comparto della molluschicoltura deltizia e che sta creando la perdita di migliaia di posti di lavoro sia nell'area polesana che in quella emiliana». Il presidente declina pertanto le necessità degli operatori ittici: «Sostegno alle attività di pesca e raccolta del granchio blu essendo l'unico modo per contenere l'espansione del predatore per cercare di ridurre la calamità in corso; sostegno al reddito di 1.500 famiglie per superare questo periodo drammatico; aiuti economici per l'acquisto massiccio di nuova semina per il ripopolamento delle lagune utilizzando strutture volte alla protezione del novellame.

Infine, supporto da parte degli enti di ricerca per studiare veramente il fenomeno per migliorare l'efficenza dei metodi di cattura del granchio e condurre studi mirati per consentire agli allevatori di continuare la propria attività».


Vongole veraci a rischio scomparsa


La prima area produttiva di vongole veraci in Europa, con le sue oltre 20.000 tonnellate annue commercializzate, dove vengono altresì coltivate la cozza Dop e l'ostrica rosa Perla del Delta, è ormai allo stremo. Per questo Marchesini lancia un nuovo grido di aiuto: «I pescatori del Delta del Po chiedono aiuti concreti ed immediati altrimenti sarà la fine per sempre della più grande realtà di molluschi d'Italia».
 

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Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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