Allarme Coldiretti: costi alle stelle e produttori in ginocchio

Lunedì 21 Febbraio 2022 di Nicola Astolfi
Una manifestazione di Coldiretti

ROVIGO Pomodoro da industria a 10 centesimi il chilo. E tre litri di latte che valgono quanto un caffè (1,10 euro). Possibile? Con l’inflazione mai così alta in 30 anni nei Paesi che fanno parte dell’Ocse, tra ultimi rincari come il +131% per le bollette dell’elettricità e il +95% per quelle del gas, c’è anche il rovescio della medaglia: sono “le ingiustizie che rischiano di avere ricadute negative anche sulla spesa” e che Coldiretti Rovigo ha voluto denunciare al mercato coperto di Campagna Amica in Tassina, esponendo sul “tavolo della verità” i prezzi dei beni di consumo più diffusi insieme ai prezzi riconosciuti ai produttori. Che sono ulteriormente “vittime” della congiuntura, perché - spiega l’associazione in una nota stampa - “i costi dell’energia sono saliti del 70% con picchi del 110%. I mangimi segnano un +40%. E il valore di alcuni concimi è salito addirittura del 143%: numeri che esprimono quanto la situazione sia grave”.

L’INTERA FILIERA
Latte, carne bovina e suina, frutta e verdura: l’intera filiera alimentare è coinvolta. “Questa situazione non è più sostenibile - denuncia il presidente di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan -. L’aumento dei costi riguarda tutti e tra le vittime di questo perverso sistema di aumenti ci sono i produttori primari”, che così chiedono garanzie di “giusto prezzo” per i prodotti agricoli: servirebbero ad assicurare liquidità alle imprese. E poi occorre sbloccare gli interventi necessari al settore: come il Pnrr, strumento fondamentale anche per il futuro delle aziende agricole.

PROBLEMA MATERIE PRIME
Anche Cna chiede di difendere agricoltura, artigianato e industria dalle speculazioni in atto. Servono garanzie sulla disponibilità delle materie prime, perché mentre il prezzo finale del pane potrebbe “lievitare” del 10% durante il 2022 (dopo il +3,1% nel 2021), i costi energetici segnano già un +300% - denuncia l’associazione - e “a causa di ciò migliaia di piccole imprese e di artigiani rischiano la chiusura”, avverte la Cna.
Nelle filiere nel made in Italy sono particolarmente in difficoltà quelle di pane, pasta e il settore dolciario. Oltre ai rincari del settore energetico, sulle filiere hanno pesato, ricorda Samuele Frigato, presidente della Cna Alimentare Rovigo, «anche l’aumento del prezzo delle farine: fino al +38% quelle di grano tenero e +100% per quelle di grano duro. E poi la difficile reperibilità di uova nazionali a causa dell’influenza aviaria che ha colpito in particolare Veneto e Lombardia».
Sulle quotazioni record di frumento tenero e duro impattano situazioni internazionali (il calo dei raccolti negli Stati Uniti e il crollo della produzione canadese, con conseguenti riduzioni delle scorte). E ora si stima che le famiglie italiane spenderanno in media 300 euro in più l’anno per pane e pasta. “L’Italia - ricorda Frigato - importa circa il 65% di frumento tenero e il 35% di frumento duro: non siamo autosufficienti e davanti alla riduzione delle scorte mondiali, l’Italia invece potrebbe e dovrebbe giocare un ruolo fondamentale rilanciando i grani italiani”.
Intanto, rileva la Cna, aumentano i prezzi di burro (quasi +70%), uova (+40%), zucchero (+30%) e di film plastici, cartone, vetro e imballaggi (+25% circa): così, “migliaia di artigiani e piccole imprese della filiera agroalimentare italiana rischiano la chiusura”.

Cna Agroalimentare chiede l’intervento delle autorità di controllo per fermare le pratiche sleali, e sostegni concreti contro il caro-energia: «Proponiamo - afferma il presidente Frigato - l’apertura al Mipaaf di un Tavolo Grano-Pane per le azioni utili a consolidare e rilanciare le imprese di filiera, contrastando con forza le speculazioni che potrebbero compromettere l’esistenza delle aziende. Noi artigiani del made in Italy, nonostante la pandemia e le tante difficoltà, non ci siamo arresi finora, e non ci arrenderemo di certo adesso».

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci