ADRIA - Il pane Ciabatta al centro, all'ostello Amolara, di una serata promossa da Confartigianato Polesine, con il contributo di Ebav.
NUOVI IMPASTI
Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Polesine, Marco Campion, e del segretario generale Andrea Trombin, a fare il punto sulla situazione della panificazione è stato l'esperto di arte bianca e formatore Gianluca Fonsato. Fonsato ha riflettuto sul calo di vendite del pane. «Oggi il consumatore preferisce i derivati come il panbiscotto, i grissini, il pane a lunga conservazione - ha spiegato - e sono cambiate le abitudini di vita: la spesa la si fa quasi tutta al supermercato. Per questo è necessario trasformare il pane, in particolare la Ciabatta, mantenendo il suo impasto e adattandolo alle olive, alle verdure e alla pizza. Anche perché la sua produzione salta completamente il procedimento della formatura: è più veloce da realizzare rispetto ad altri pani e ha bisogno di minor farina per una resa maggiore».
Alla serata era presente anche il cugino di Arnaldo Cavallari, Silvano Cavallari, titolare del Mulino Padano, che, raccontando come è nata l'idea della Ciabatta, e come il grano faccia la differenza. «Cavallari - ha detto - utilizzava il grano Manitoba canadese. Quello italiano non è adatto per la Ciabatta, perché più debole e con chicchi vuoti al loro interno, incapaci di assorbire sufficiente acqua».
NUOVI PROGETTI
«I soci dell'Accademia del Pane, che stanno portando avanti la tradizione di Cavallari - ha annunciato il presidente Marco Vianello - sono riusciti attraverso la sperimentazione a ricavare un mix di grani di forza per ottenere una Ciabatta a chilometri zero e senza aggiunta di glutine o migliorativi. La produzione di pochi ettari, da parte di agricoltori locali, è ancora troppo limitata per consentire ad un molino una macinatura pulita senza altre miscelature di grani. Avremmo bisogno di un sostegno per proseguire il progetto».
Da qui è nata l'idea, da Confartigianato Polesine, di unire le forze di tutti gli operatori del settore per avviare un progetto che aiuti a non disperdere questa creatività e laboriosità, affinché la Ciabatta possa finalmente trovare la sua giusta collocazione nel mercato.