Centenario di Matteotti, il conservatorio Venezze rinuncia ai fondi

La presidenza del Consiglio dei ministri aveva dato 34mila euro all'ente

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Elisa Barion
concerto del conservatorio Venezze

ROVIGO - Si può rinunciare a un finanziamento di 34mila euro della presidenza del Consiglio dei ministri? Sì, il conservatorio Venezze lo ha fatto. E la cosa ha creato non pochi malumori all’interno della prestigiosa istituzione, punta di diamante della cultura non solo a livello locale, ma nell’intero panorama nazionale. Tutto nasce nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Matteotti, per le quali in provincia si è costituito da oltre due anni un comitato presieduto dal sindaco di Fratta Polesine, comune natale del martire del Fascismo. Al comitato, che riunisce oltre 40 tra istituzioni e realtà associative e culturali, ha aderito anche il conservatorio rodigino.
Un gruppo di docenti e studenti ha strutturato un articolato progetto, che tra l’altro coinvolgeva anche ilcConservatorio di Como, con il quale hanno candidato il Venezze a un bando indetto dalla presidenza del Consiglio dei ministri. E lo scorso agosto la proposta progettuale è stata ritenuta valida, tanto da aggiudicarsi un finanziamento di 34mila euro. Questa, almeno, la quota statale che sarebbe stata corrisposta a titolo di cofinanziamento alla quale il conservatorio avrebbe dovuto partecipare con una propria quota di circa 6mila euro.
LO STOP
A questo punto qualcosa ha bloccato tutto e il Venezze ha dovuto dire addio ai fondi che si è visto assegnare.

Perché a settembre, quando scadeva il termine per accettare il finanziamento, il conservatorio si è tirato indietro (ma la vicenda emerge ora). A nulla sono valsi i solleciti arrivati direttamente dalla direzione generale della presidenza del Consiglio, come racconta qualche addetto ai lavori: il finanziamento è andato perso, il progetto è lì, in attesa di trovare altre risorse, e chi lo ha ideato non ha avuto le spiegazioni del caso. Cosa è successo? Alla domanda risponde la presidente del conservatorio, Maria Grazia Faganello. «La situazione è complessa. Stiamo comunque lavorando su Matteotti unitamente al comitato provinciale per una serie di iniziative. Su quella questione, però, preferisco non esprimermi. Posso solo dire che ci sono stati dei vizi di forma notevoli e pesanti sui quali si sono espressi tutti gli organismi del conservatorio. Sono consapevole che qualcuno ci sia rimasto male, ma riteniamo che sia necessario seguire sempre le procedure, come fanno tutte le istituzioni, e se c’è appunto un vizio di forma, se ne prende atto. Quanto al resto, siamo disponibili a parlare di tutto quello che metteremo in atto per il centenario, ci sono altre iniziative in fase di organizzazione che stiamo elaborando con il gruppo di lavoro del comitato e che comporteranno un nostro notevole impegno ma che ora non mi sento di anticipare».

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