Ariano, caccia ai fondi per rilanciare l'antico borgo di San Basilio

Venerdì 3 Giugno 2022 di Anna Nani
Antico Borgo di San Basilio ad Ariano nel Polesine

ARIANO NEL POLESINE - Non si arrende l’amministrazione comunale di Ariano nel Polesine che continua la ricerca di fondi da investire per la valorizzazione del comprensorio archeologico di San Basilio.

Una questione turistica, ma anche di prestigio per dare nuova linfa a una delle perle del territorio. Dopo il nulla di fatto nell’ambito del bando regionale “Turismo e cultura 4.0 del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (Pnrr) per il quale la Regione aveva messo a disposizione un importo di 20 milioni di euro (che sono finiti a Recoaro Terme), la municipalità deltina ha quindi approvato un nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica da 1milione e 400mila euro.


IL PROGETTO
La progettualità chiamata “Riqualificazione e valorizzazione dell’antico borgo di San Basilio” è stata predisposta dall’ufficio Tecnico comunale per richiedere contributi valevoli su finanziamenti regionali che possano altresì essere stanziati tramite il Pnrr). L’iniziativa prevede pertanto il recupero del patrimonio edilizio storico in degrado e delle infrastrutture che sono già presenti per poi potenziarle per realizzare nuovi centri di visita delle ricchezze ambientali e di quelle storiche presenti sul suolo arianese. Tra le mosse propedeutiche alla stesura di questo piano l’amministrazione ha siglato un comodato d’uso gratuito trentennale con la parrocchia dei Santi Agostino e Basilio Vescovi e Dottori della chiesa di Marchiona-Grillara per poter essere poi titolata ad intervenire qualora trovasse i fondi necessari per realizzare questo ambizioso progetto. Lo schema di contratto riguarda l’uso ed il godimento della chiesa romanica, nonché degli adiacenti ex canonica ed Hospitium, ovvero quell’edificio dove forestieri e pellegrini potevano trovare temporaneamente alloggio e assistenza. Un’idea che se concretizzata andrebbe di fatto a rivitalizzare tutta la zona che sorge sulla duna fossile. «È una convenzione che prevede una cessione in comodato d’uso gratuito immobiliare della chiesa e dei due fabbricati che sono adiacenti alla stessa, uno a nord e uno a sud – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Sandro Vidali -. Abbiamo sempre visto in San Basilio uno dei punti focali della nostra attività amministrativa. Avevamo partecipato alcuni mesi fa al bando della Regione per i borghi, speravamo in un risultato migliore, accettiamo la sconfitta ma questo non affossa le nostre volontà, al contrario».


LA CONVENZIONE
Prima di questo nuovo atto esisteva già un accordo tra la Parrocchia e la Provincia che aveva chiesto all’amministrazione deltina di subentrare come ha sottolineato l’amministratore: «Abbiamo manifestato la nostra disponibilità e dopo aver siglato la convenzione con la Provincia per il centro turistico culturale di San Basilio, adesso abbiamo firmato questa convenzione che durerà 30 anni e che permetterà di poter pensare a lungo termine alle attività che si possono realizzare a San Basilio».

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