Adria. Rifiuti "selvaggi", l'esasperazione dei residenti tra disagi e proteste: «Inutili il pugno di ferro e i controlli serrati promessi»

Lunedì 7 Agosto 2023 di Guido Fraccon
I volontari dell'associazione Plastic Free

ADRIA (ROVIGO) - Piazzole e bidoncini stradali di nuovo ricolmi di immondizie. Proseguono, senza sosta, i conferimenti fuori norma su tutto il territorio comunale. Emblematico il caso del quartiere Canareggio. Qui sistematicamente ignoti depositano durante la notte, accanto all'uscita dai parcheggi, a una decina di metri dalle abitazioni e sul retro delle bancarelle del mercato settimanale del sabato, ogni tipo di rifiuti.

Da oltre una settimana, senza che finora nessuno abbia posto fine al fenomeno, stazionano diversi sacchi di rifiuti tra cui anche parti della frazione cosiddetta verde. L'erba, abbandonata tra i sacchi, grazie alla combinazione sole - pioggia di questi ultimi giorni, è in fase di fermentazione. Anni fa, sempre nell'area, che sarà al centro nei prossimi anni di un complesso piano di rigenerazione urbana da tre milioni di euro, grazie ai fondi del Pnrr, erano stati addirittura abbandonati i mobili di una abitazione. Non mancavano neppure i sanitari.

FENOMENO RICORRENTE

È ormai anni che la situazione si ripresenta puntualmente senza che nessuno intervenga a porre il fine al malcostume ma ora che da alcuni mesi a palazzo Tassoni si è insediata una nuova amministrazione, i cittadini chiedono un cambio di marcia. Il malcostume si amplifica nei fine settimana. «A nulla - racconta una residente - è servito il pugno di ferro preannunciato dalle diverse amministrazioni comunali e i controlli serrati promessi a più riprese su tutto il territorio e gli accertamenti a campione, sui conferimenti di umido, secco e plastica sui contenitori stradali in dotazione ad ogni nucleo familiare». La situazione per lei e per altri suoi vicini di casa è fuori controllo. «Speravano - dice - che sabato, con lo spazzamento e le pulizie post mercato l'area fosse bonificata. La nostra speranza si è rivelata vana. Ci troviamo di fronte a un pessimo biglietto da visita sia per chi vive in zona, sia per chi frequenta le Poste e gli istituti di credito presenti poco lontano o per chi parcheggi qui, liberamente, senza assillo di disco orario, per poi visitare il centro storico. Che immagine forniamo a chi viene da fuori?».

PESSIMA IMMAGINE

Dal quartiere un consiglio poi agli amministratori. «Li invitiamo - conclude la residente - a effettuare controlli serrati su chi posiziona o non posiziona fuori dall'uscio di casa i bidoni per la raccolta differenziata. Forse ci troviamo di fronte a soggetti sconosciuti sul fronte della tassa rifiuti. Ci sono movimenti sospetti che chiedono maggiori controlli sulle residenze. Non devono però essere interventi a spot, come è accaduto altre volte, come quando per un breve periodo è stato diffuso anche un volantino multi lingue per invitare le persone a contribuire a tenere pulita la città. Quella campagna cosa è servita?» Se c'è chi sporca, c'è anche chi pulisce come i volontari di Plastic Free Adria che nei giorni scorsi hanno liberato alcune aree del centro storico da alcuni rifiuti, organizzando un "Clean up urbano" in piazza Cavour, ai giardini Zen, lungo via Terranova e in riviera Sant'Andrea, anche lungo le sponde del Canalbianco. All'iniziativa ha preso parte anche l'assessore Giorgio Crepaldi.

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