Verdetto sulle regioni, il Veneto in bilico fra giallo e arancione. Quali sono i parametri che pesano

Giovedì 7 Gennaio 2021
Verdetto sulle regioni, il Veneto in bilico fra giallo e arancione. Quali sono i parametri che pesano
1

Giallo? Arancione? Rosso? Domani si conoscerà il nuovo colore delle Regioni italiane, un verdetto che sarà basato su 21 specifici indicatori, tra cui l'Rt (cioè l'indice di trasmissione del virus), il numero dei tamponi e dei casi positivi fino al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. La cabina di regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità ha preparato una bozza del monitoraggio dell'ultima settimana - dal 28 dicembre al 3 gennaio - per ciascuna regione: i dati sono aggiornati a martedì scorso, ma saranno completati in vista della decisione di domani. Da quei dati il Veneto risulterebbe in bilico tra il giallo e l'arancione.


Veneto arancione?

In Veneto risulta in aumento la percentuale di tamponi positivi: 15,6% rispetto al 13,8% della settimana precedente. Il che non è un buon segnale, il trend è in crescita nonostante si arrivi da giorni e giorni di restrizioni nazionali tra fasce arancioni e rosse, anche se va specificato che il dato non tiene conto dei test rapidi. In aumento anche il numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni (+3,7%). È in calo, invece, l'indice di contagiosità: negli ultimi 14 giorni il dato medio dell'Rt è 1, nell'ultima settimana 0.97 contro l'1.07 del precedente report. Stabile il tasso di occupazione dei posti letto nelle aree non critiche (45%), mentre è cresciuto quelle delle rianimazioni: dal 36% del precedente report al 37%, ampiamente sopra la soglia di allerta del 30%. Con questi dati la classificazione sarebbe in bilico tra il giallo e l'arancione.
Ieri, intanto, altri 3.177 casi di positività e 83 morti, per un totale dall'inizio della pandemia di 7.138 decessi.

In calo (-49) i ricoveri nelle aree non gravi, solo un posto letto occupato in più nelle rianimazioni. Sul fronte vaccini, somministrate 38.009 dosi, pari all'86,8% di quelle disponibili.


Friuli Venezia GIulia

L'indice Rt del Friuli Venezia Giulia, calcolato sui sette e non sui 14 giorni, secondo il report stilato dall'Istituto superiore di sanità è in calo dallo 0,98 precedente allo 0,91 attuale. Il monitoraggio si riferisce alla settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio. L'Rt a sette giorni è l'indicatore che assieme ad altri contribuisce a determinare il colore delle regioni da assegnare tramite ordinanza del ministero della Salute. Il valore sui 14 giorni, invece, si attesta a quota uno, quindi in bilico tra la zona gialla e quella arancione. Una diminuzione dell'Rt sui sette giorni, però, testimonia come il Friuli Venezia Giulia potrebbe avere il peggio alle spalle. Si tratta infatti di una misura mobile: in concomitanza di un rialzo del valore, l'epidemia cresce; se invece l'indice scende, è probabile che si assista a una riduzione della velocità di espansione.


Ma la situazione del Friuli Venezia Giulia resta preoccupante ora, nel presente. Lo stesso monitoraggio, infatti, evidenzia come diversi indicatori siano peggiorati tra il 28 dicembre e il 3 gennaio. È aumentata di quasi quattro punti percentuali la quota di tamponi positivi, escludendo per quanto possibile l'attività di screening. Nello scorso report il valore era del 22,7 per cento, con 2.234 contagi su 9.833 test; ora invece si è passati al 26,4 per cento, con 2.720 contagi su 10.321 test. In crescita anche il dato grezzo dei casi, indipendentemente dallo screening: la Protezione civile ha segnalato 3.634 casi, mentre dal 21 al 27 dicembre erano stati 2.476. Crescono anche i focolai: sono 1.789, erano 1.493. Le terapie intensive occupate sono il 36 per cento del totale, mentre i letti in area medica il 52 per cento. Ieri calo dei contagi: 606 casi e tasso sui tamponi al 9,5 per cento escludendo i test rapidi. Diminuzione lieve dei ricoveri, ma altri 24 morti.


Marco Agrusti
Alda Vanzan

Ultimo aggiornamento: 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci