VENEZIA - Cosa cambierà da lunedì in Veneto? Verrà introdotta soltanto una misura in più, il che peraltro rischia di far percepire come poco significativo il passaggio dalla zona bianca alla fascia gialla, anche se gli esperti raccomandano di non prenderlo sottogamba, visto che a quel punto lo scivolamento in arancione potrebbe avvenire nel giro di breve tempo.
LE PRESCRIZIONI
L'ufficialità è attesa per oggi pomeriggio, con la firma dell'ordinanza da parte del ministro Roberto Speranza. Tuttavia la Regione è già pronta a fare i conti con la modifica della classificazione, che dovrebbe andare avanti per almeno due settimane, dunque da lunedì 20 dicembre a domenica 2 gennaio. Nell'arco delle festività di Natale e Capodanno, di conseguenza, sarà reintrodotta la prescrizione che impone di utilizzare i dispositivi di protezione non solo al chiuso, ma in qualsiasi contesto e indipendentemente dalla presenza di assembramenti. Diventeranno così uniformi, in tutto il territorio veneto, le disposizioni che alcuni sindaci da Padova a Cortina d'Ampezzo avevano già impartito in questo periodo nei rispettivi centri urbani.
I LOCALI
Vale invece la pena di fare chiarezza su un'altra situazione su cui, soprattutto nei social, è stata alimentata la confusione. In questa fase cadrà il tetto dei 4 commensali al tavolo dei locali pubblici, che invece era previsto per la zona gialla prima del 6 dicembre. Quella limitazione è stata superata dall'introduzione del super Green pass, lasciando agli esercenti la speranza di poter salvare pranzi e cene natalizi, anche se la paura dei contagi tende comunque a causare molte disdette. Afferma al riguardo Mirco Froncolati, presidente di Cna Ristorazione Veneto: «Ci sentiamo in grado, e anche in dovere, per noi e per i nostri clienti, di dichiarare che i ristoranti sono luoghi sicuri. Sicuramente ognuno di noi oramai sa che dobbiamo agevolare il più possibile il rispetto delle regole. Ciò è rafforzato dal fatto che dal 6 dicembre il Governo è intervenuto con un potenziamento dei controlli, e con la sanzione della sospensione dell'attività per i recidivi, costretti ad impegnarsi al massimo in questa direzione».
LE ATTIVITÀ
Nel proprio sito, Palazzo Chigi ha dettagliatamente elencato le attività ammesse con le varie colorazioni. In buona sostanza non c'è diversità tra bianco e giallo, a fare la differenza è solo il possesso del Green pass base e del certificato in versione rafforzata in determinati ambiti. Ad esempio, per restare agli esercizi pubblici, come avviene già adesso continuerà a succedere che per la consumazione al tavolo e al chiuso occorre essere vaccinati o guariti, mentre all'aperto può bastare il tampone. Le prime e vere restrizioni potranno concretizzarsi in caso di eventuale, e malaugurato, approdo alla classificazione arancione.