Mascherine anche all'aperto: da lunedì Veneto in giallo fino a Capodanno

Venerdì 17 Dicembre 2021 di Angela Pederiva
Da lunedì mascherine anche all'aperto
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VENEZIA - L'annuncio verrà dato oggi, 17 dicembre, nella sua ufficialità, ma il dato è già certo nella sua sostanza: da lunedì il Veneto sarà in zona gialla per due settimane, dunque sia a Natale che a Capodanno.

La regione ha infatti superato il terzo dei tre parametri che sanciscono il passaggio dalla fascia bianca, vale a dire l'occupazione dei posti-letto in area non critica, che si aggiunge alla saturazione delle Terapie intensive e all'incidenza settimanale per centomila abitanti. Quest'ultimo indicatore è particolarmente vistoso a Nordest: sette sue province stanno fra le prime dieci a livello nazionale, spinte in particolare dalla diffusione del virus tra i bambini.

I NUMERI
Il verdetto sarà pronunciato dalla cabina di regìa formata dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità. Ma la Regione guidata da Luca Zaia, che insieme alle altre partecipa al monitoraggio settimanale, può già calcolare i propri numeri: a fronte di un indice di contagio Rt pari a 1,15, i valori che pesano sono l'incidenza di 506,3 (la soglia è 150), l'occupazione delle Terapie intensive al 13% (il tetto è 10%) e la saturazione dell'area non critica al 15% (limite raggiunto).
Alla valutazione effettuata nell'arco della settimana si sommano poi i dati dell'ultima giornata. Il bollettino registra altri 3.383 contagi, individuati attraverso 26.975 tamponi molecolari e 96.639 test antigenici, per un tasso di positività attestato sul 2,73% e un totale di 565.265 casi dall'inizio dell'emergenza. Altri 22 decessi aggiornano la tragica contabilità a 12.125. I pazienti intubati salgono a 159 (+15) e quelli accolti in altri reparti a 1.071 (+31).

LA CLASSIFICA
In questo contesto, emergono i dati dell'analisi periodica condotta dalla Fondazione Gimbe. A livello nazionale, dal 15 ottobre al 14 dicembre la media giornaliera dei nuovi positivi conteggiati è passata da 2.456 a 17.795. Ad eccezione di Friuli Venezia Giulia, Molise e Alto Adige, in tutti i territori viene rilevato un incremento percentuale dei nuovi casi, con il risultato che in 26 province l'incidenza supera i 250 contagi per centomila residenti.
Da questo punto di vista, spiccano in negativo le aree del Nordest: Trieste è prima in assoluto con 601, seguita a stretto giro da Treviso con 573, Bolzano con 568, Padova con 552 e Vicenza con 541. Fra le prime dieci compaiono pure Venezia con 434 e Pordenone con 346. In classifica ci sono inoltre Gorizia con 332, Verona con 320, Rovigo con 298, Belluno con 286 e Trento con 265. Di fatto a livello nordestino si salva solo Udine con 235. Tuttavia il Friuli Venezia Giulia balza agli occhi per aver abbondantemente superato le soglie del 15% in area medica e del 10% in area critica, attualmente fissate rispettivamente sul 24,5% e sul 16%, tanto che la regione è già in giallo. La stessa sorte dovrebbe toccare anche al Trentino, arrivata a segnare 19,7% e 20%.

I PICCOLI
Com'è ormai noto, sono i più piccoli a trascinare l'onda lunga dei contagi. Fra 0 e 14 anni, in Veneto dall'avvio della pandemia sono stati riscontrati 63.742 contagiati in quella fascia d'età. Di questi, 9.626 risultano attualmente positivi: 514 hanno meno di un anno di vita, 2.217 ne hanno fra 2 e 6, 6.895 fra 7 e 14. La sensibilizzazione sul tema ha portato a 24.313 le prenotazioni delle vaccinazioni pediatriche, cominciate ieri con le prime 450; in testa c'è la provincia di Padova con 5.667, seguono quelle di Treviso con 4.217 e di Vicenza con 3.823.
Per cercare di contenere la diffusione, la Regione ha diramato una circolare alle aziende sanitarie e ospedaliere, con cui prescrive di disporre la quarantena nelle scuole già nell'attesa del risultato del tampone.
 

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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